Per acquistare un computer, un auto o un nuovo elettrodomestico, è meglio pagare a rate o in contanti?
Gli italiani non amano molto effettuare pagamenti a rate, soprattutto, se per un lungo periodo: ne fanno ricorso solo il 18% delle famiglie contro il 29% della media europea.
Pagare a rate, a volte, può essere utile, anche se i soldi ci sono, a patto che il finanziamento non costi troppo.
Per prima cosa occorre confrontare le offerte e preferire quelle con il Taeg basso, meglio se prossimo allo zero e mai a doppia cifra.
In generale, conviene effettuare un prestito se la somma che ti serve è medio-alta, diciamo dai 4.000 euro in su, e non vuoi svuotare il conto: se una lavatrice nuova ti costa 1000 euro e stipuli un contratto con un tasso del 6%, arrivi a pagarla anche il 13% in più. In altre parole, non conviene spendere 130 euro per evitare di toglierne 1000 dal conto.
Il pagamento a rate è utile se la spesa è ingente ed imprevista, specie se sei un libero professionista senza uno stipendio fisso.
D’altro canto, la rateizzazione non ha senso se l’importo è basso e il finanziamento è lungo: più il prestito è impegnativo più gli interessi sono alti. Per spese inferiori a 1000 euro assicurati che i tempi di reintegro non superino i 12 mesi.
Se la formula del prestito non ti è chiara, approfondisci. A volte gli interessi possono raggiungere il 20%, soprattutto se lo effettui con le carte di credito revolving che allungano la durata del finanziamento, e si finisce per non estinguere mai il debito.