Gli ultimi dati raccolti dall’assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione della Regione Lombardia Mario Melazzini, presentati alla tavola rotonda “Investire in Lombardia ricerca e sviluppo” (nell’ambito di “Invest in LombardyDays), dimostrano l’ottimo stato di salute della regione per quanto riguarda il discorso legato agli investimenti diretti esteri.
Nel 2014/15, infatti, la Lombardia è risultata la prima regione del Sud Europa con una crescita del 17% rispetto al 2013; inoltre, un’impresa estera su due sceglie proprio la Lombardia per dislocare le sue attività, dando così lavoro a 280.000 persone per un fattore stimato intorno ai 220 miliardi di euro.
I fattori dietro questo incredibile risultato sono molteplici, come l’inestimabile patrimonio di conoscenze trasversale, la presenza di capitale umano altamente qualificato e l’elevato livello tecnologico ideale per fronteggiare nuove sfide in nome dell’innovazione e dell’originalità a tutto tondo.
I settori maggiormente coinvolti in questo processo di crescita multidirezionale sono la farmaceutica, le biotecnologie, il medicale, l’Ict, l’energetico e l’automotive, supportati a loro volta da continue politiche di ricerca e perfezionamento patrocinate dalle istituzioni regionali. Un viatico roseo per l’economia della Lombardia (e non solo) capace di attrarre ingenti capitali da destinare sia nel pubblico che nel privato.
Uno dei prossimi step per migliorare ulteriormente la situazione attuale è “Innova Lombardia”, una strategia che prevede di attivare, entro il 2020, oltre 1 miliardo di investimenti mediante molteplici linee di finanziamento e strumenti di agevolazione come l’Open innovation e gli appalti pre-commerciali. La linea tracciata consentirà una crescita infrastrutturale senza eguali e un aumento dell’indotto da capogiro.