detrazione d'imposta

Detrazione d’imposta: cos’è, come si calcola e come si compila il modulo

Ogni anno, quando si avvicinano le scadenze per la presentazione della dichiarazione dei redditi, arriva quel momento in cui si cerca in ogni modo di trovare il modo per ridurre la somma da pagare come IRPEF; entra in gioco il concetto di detrazione d’imposta: in questa pagina cercheremo di spiegare cos’è, come si calcola e come si compila il modulo per richiederla.

Cos’è la detrazione di imposta, come si calcola e quali spese ne danno diritto

La detrazione d’imposta è un importo che il contribuente può sottrarre dall’imposta lorda: si differenzia dalla deduzione perché questa viene tolta dalla base imponibile, mentre la detrazione va a diminuire l’imposta lorda. Si tratta in pratica di un’agevolazione per i contribuenti, che hanno diritto alle detrazioni se nell’arco dell’anno loro o i familiari fisicamente a carico hanno sostenuto determinate spese; l’importo della detrazione viene calcolato applicando a queste spese una percentuale (19%). Il risultato ottenuto potrà poi essere sottratto dall’imposta lorda.

Ovviamente non tutte le spese danno diritto ad una detrazione d’imposta, ma solo quelle presenti in questo elenco:

  • le spese mediche detraibili (farmaci, protesi, assistenza sanitaria ospedaliera e prestazioni mediche)
  • le spese per l’acquisto di un cane guida;
  • gli interessi passivi sui mutui ipotecari per la costruzione della prima casa fino a 2.582,28 euro oppure per l’acquisto della prima casa fino a 4.000 euro;
  • gli interessi passivi sui mutui sottoscritti prima del 1993 per l’acquisto di un’abitazione (anche non principale) fino a 2.065,83 euro;
  • le spese per servizi di interpretariato da soggetti sordi;
  • le spese veterinarie tra i 129,11 euro e i 387,34 euro;
  • le spese funebri fino a 1.550 euro per ogni defunto;
  • le spese per le assicurazioni vita o infortuni fino a 530 euro;
  • le spese per le scuole dell’infanzia e le scuole superiori fino a 400 euro;
  • i contributi per il riscatto della laurea di familiari a carico non soggetti ad altre dorme di previdenza obbligatoria e che ancora non lavorano;
  • le spese per la frequentazione di corsi di istruzione secondaria e universitaria (l’importo detraibile viene stabilito dal Ministero dell’Istruzione con un suo decreto);
  • le spese per la frequentazione di asili nido fino a 632 euro per ogni figlio;
  • le spese per le attività sportive svolte da ragazzi tra 5 e 18 anni, fino a 210 euro;
  • le spese per erogazioni liberali a favore di enti, fondazioni, ONLUS, Stato, società di mutuo soccorso, società sportive dilettantistiche, associazioni di promozione sociale, istituzioni scolastiche;
  • le spese per gli alloggi degli studenti fuori sede in altra provincia e ad almeno 100 km di distanza;
  • le spese sostenute da persone tra i 20 e i 30 anni per il contratto di locazione per l’abitazione principale con reddito inferiore ai 15.493,71 euro fino ad un massimo di 991,60 euro per i primi tre anni;
  • le spese sostenute dai lavoratori dipendenti per trasferirsi nel comune dove lavorano o in un comune limitrofo, fino a 991,60 euro se il reddito non va oltre i 15.493,71 euro.

Ci sono poi le detrazioni previste per i familiari a carico, la riqualificazione energetica, gli interventi di recupero edilizio e i portatori di handicap. Sono considerati a carico del contribuente i familiari (coniuge non separato, figli, anche adottivi, e altri familiari conviventi) che non hanno un reddito o che lo hanno inferiore ai 2.840,41 euro (più basso è il loro reddito, più alta è la detrazione d’imposta a cui si ha diritto). Nel 2019 la soglia di reddito per i figli a carico che hanno meno di 24 anni è stata portata a 4.000 euro (rimane a 2.840,41 euro per quelli con più di 24 anni).

Come si compila il modulo

Per richiedere le detrazioni d’imposta di cui si ha diritto bisogna compilare un modulo (la dichiarazione di spettanza): nella prima sezione del modulo bisogna inserire i dati del contribuente; nella seconda sezione bisogna inserire le detrazioni da lavoratore dipendente; nella terza sezione ci sono gli spazi per le detrazioni per i familiari a carico: coniuge, figli e figli portatori di handicap; la quarta sezione è invece dedicata agli altri familiari a carico; la quinta e ultima sezione è quella relativa alle detrazioni da rapporti di lavoro inferiori all’anno.