bilancio abbreviato

Bilancio abbreviato: in cosa consiste? Chi può farlo?

Il Codice Civile prevede che alcune società possano redigere il bilancio abbreviato. Questa facoltà è riservata solo alle società che non hanno emesso titoli negoziati sui mercati regolamentati e che rientrano entro dei precisi limiti dimensionali. Cerchiamo di capire meglio cos’è il bilancio di esercizio in forma abbreviata e quali sono i requisiti che bisogna presentare per poterlo fare.

Chi può fare il bilancio abbreviato

Secondo l’articolo 2435 bis del Codice Civile, oltre a non aver emesso titoli quotati sui mercati regolamentati, per poter redigere il bilancio abbreviato le società per un minimo due periodi amministrativi consecutivi (o dall’anno della costituzione) devono rientrare in almeno due dei seguenti limiti:

  • il totale dell’attivo dello Stato Patrimoniale (somma delle macroclassi A, B, C e D dell’attivo) non deve superare i 4.400.000 euro;
  • i ricavi derivanti da vendite e prestazioni (voce A1 del Conto Economico) non può superare gli 8.800.000 euro;
  • i dipendenti occupati in media nel corso dell’esercizio non devono superare le 50 unità.

Le semplificazioni dello Stato Patromoniale e del Conto Economico abbreviati

Ma in cosa consiste il bilancio abbreviato? Molto semplicemente, si tratta di un documento redatto con alcune semplificazioni rispetto alla forma ordinaria degli schemi di Stato Patrimoniale e di Conto Economico. La forma abbreviata dello Stato Patrimoniale prevede solo quelle voci che sono contrassegnate da lettere maiuscole e da numeri romani; inoltre alcune voci possono essere comprese in altre: ad esempio i crediti verso soci per versamenti ancora dovuti e i ratei e risconti (rispettivamente voci A e D) vengono fatte rientrare nella voce C.II, che è quella relativa ali crediti dell’attivo circolante. I ratei e risconti passivi (voce E) vengono fatti rientrare nella voce D, che fa riferimento ai debiti. Nell’attivo dello Stato Patrimoniale abbreviato è possibile inserire direttamente il valore netto delle immobilizzazioni, senza l’esplicita detrazione di svalutazioni e ammortamenti.

Il Conto Economico del bilancio abbreviato permette di raggruppare diverse voci: variazioni, trattamenti, ammortamenti, proventi finanziari, rivalutazioni, svalutazioni e così via. Le società che scelgono di redigere il bilancio abbreviato non sono obbligate a redarre il rendiconto finanziario, però devono redigere la nota integrativa seguendo delle precise indicazioni. Un’altra possibilità che hanno le società che optano per il bilancio abbreviato è quella di scegliere il criterio di valutazione: questo significa che possono iscrivere i titoli al loro costo di acquisto, i crediti al presunto valore di realizzo e i debiti al valore nominale. Non c’è l’obbligo di valutare le poste secondo il criterio del costo ammortizzato.