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Trasferirsi in Canada: requisiti e permessi necessari

Il Canada è uno dei Paesi che offre maggiori opportunità sia dal punto di vista lavorativo che dal punto di vista della formazione e degli studi; inoltre, le statistiche piazzano questo stato nordamericano tra quelli che hanno la migliore qualità della vita. Non a caso stiamo parlando di una delle mete preferite da chi decide di spostarsi all’estero: sono tanti anche i connazionali che hanno deciso di trasferirsi in Canada (sono più di un milione gli italiani che vivono da quelle parti). Vediamo quali sono i requisiti necessari, i permessi che bisogna ottenere e la procedura che si deve seguire per andare a vivere in Canada.

Come trasferirsi in Canada definitivamente

Esistono solo due strade per trasferirsi in Canada in modo permanente: o per ricongiungimento familiare oppure come immigrato economico. Nel primo caso è necessario avere un parente di almeno 18 anni che sia cittadino canadese o sia perlomeno residente permanente che possa fare da sponsor. Per quanto riguarda invece l’ottenimento del visto indipendente bisogna sottostare ad un sistema a punteggio. I punti vengono assegnati in relazione all’età, all’istruzione, alla formazione e alle capacità lavorative e bisogna accumularne almeno 67.

Chi arriva dagli Stati Uniti, dall’Australia o dal Regno Unito è avvantaggiato perché la conoscenza delle lingue inglese e francese viene ritenuta fondamentale. Per entrare in Canada come lavoratore qualificato si deve seguire il programma Express Entry Canada. Chi invece intende entrare come imprenditore dovrebbe seguire lo Start-up Visa Program. I liberi professionisti possono ottenere un visto seguendo il Self-employed Program.

Requisiti e documenti per un trasferimento temporaneo

C’è anche una soluzione per chi vuole fare un’esperienza di lavoro solamente temporanea: parliamo del Temporary Foreign Workers Program. In questo caso è il datore di lavoro fa una richiesta di alcuni documenti necessari (Labour Market Impact Assessment, nullaosta del dipartimento Risorse umane e sviluppo sociale, che verificherà se è il caso di assumere uno straniero). Una strada scelta da tantissimi italiani che intendono trasferirsi in Canada per un breve periodo di tempo è il visto Working Holiday Visa, che permette di vivere e lavorare (ma anche viaggiare) in Canada fino ad un massimo di 12 mesi.

Le soluzioni sono quindi diverse, però bisogna fare bene i conti con le tempistiche: il procedimento per la richiesta e l’ottenimento di un visto può portare a lunghe attese, che possono anche superare i sei mesi, soprattutto per quanto riguarda i visti lavorativi. Per rimanere sempre aggiornati ed avere tutte le informazioni necessarie è possibile visitare le pagine del sito www.canada.ca (il portale ufficiale del governo canadese): qui sono presenti le sezioni dedicate a tutti i visti disponibili per studio e lavoro.

Residenza permanente e cittadinanza

Una volta arrivati in Canada sarà necessario procurarsi ulteriori documenti. Bisogna richiedere il numero di assicurazione sociale e il numero di riferimento per potersi iscrivere all’assistenza sanitaria pubblica. Chi ha lavorato per almeno 730 giorni nell’arco di cinque anni trascorsi nel Paese ha la possibilità di richiedere la Permanent Resident Card: il raggiungimento dello status di residente permanente consente di restare in Canada senza dover rinnovare visti e permessi. La cittadinanza canadese è il passo successivo: si può ottenere dopo aver conquistato la Permanente Resident Card, aver vissuto almeno tre anni in Canada, avere un’ottima padronanza delle lingue inglese e francese e aver superato il test relativo alla storia e alla cultura del Paese.