Nell’ambito della finanza personale la formazione rappresenta un aspetto che fin troppo spesso occupa uno spazio marginale – o addirittura inesistente – nel rapporto che si instaura tra il risparmiatore e la figura del consulente.
Molto probabilmente questa consuetudine è conseguenza di vecchi retaggi: d’altro canto le generazioni precedenti hanno destinato le risorse personali abitudinariamente su limitate tipologie di investimento, soprattutto nel settore immobiliare; quindi una vera e propria esigenza di accrescere il bagaglio culturale non vi è mai stata.
Tuttavia i tempi cambiano e anche i mercati finanziari si evolvono, senza considerare che la tecnologia accelera esponenzialmente tali processi, e chi non è riuscito a stare al passo delle novità ha già pagato lo scotto del suo immobilismo in passato e forse lo pagherà con maggior veemenza in futuro.
Appare quindi evidente la necessità di individuare, nel momento in cui si decida di mettere in piedi una pianificazione finanziaria a medio e lungo termine, una figura professionale di riferimento capace non solo di accompagnare il risparmiatore nelle scelte di investimento atte a soddisfare le personali esigenze di vita, ma soprattutto che dedichi una parte del suo tempo alla formazione dell’assistito.
In quest’ottica, spicca per esempio Investitore strategico, strumenti e informazioni finanziarie per proteggere, gestire e investire in autonomia il proprio patrimonio: si tratta di un portale specializzato che mette a disposizione un servizio di consulenza indipendente all’insegna della trasparenza e della competenza.
Normativa MiFID e formazione finanziaria
L’importanza della formazione finanziaria è messa ancor più in evidenza dalla normativa MiFID.
Com’è ben noto, la compilazione del questionario è indispensabile per individuare correttamente il profilo di rischio dell’investitore e un orizzonte temporale coerente con lo stesso e le ipotesi di rendimento.
Tuttavia una parte dell’intervista è riservata proprio alle conoscenze del risparmiatore in materia di investimento e carenze sotto questo aspetto precluderebbero – o dovrebbero precludere – un certo tipo di operatività.
Secondo la normativa, infatti, disconoscere il funzionamento di uno strumento finanziario non consente la negoziazione dello stesso – alcuni intermediari richiedono un manleva.
Naturalmente questa condizione è mutevole, in quanto l’investitore, che ha provveduto a colmare le proprie lacune, può modificare anche il questionario MiFID.
Formazione e servizi di consulenza indipendente
Nel campo della consulenza finanziaria i soggetti che erogano servizi indipendenti sono particolarmente indicati per portare avanti percorsi didattici parallelamente alle proprie attività.
Difatti, il professionista libero da mandati e da conflitti di interesse non deve rendere conto ad alcuna struttura manageriale e può attendere senza problemi il completamento del processo formativo del cliente.
Il consulente indipendente non percepisce alcuna commissione per il collocamento di prodotti finanziari o per servizi di intermediazione, ma richiede per le sue prestazioni il pagamento di una parcella ben definita al momento della formalizzazione del contratto con il risparmiatore.
Pertanto, può far capire alla controparte che in determinati situazioni è conveniente sovrappesare strumenti di rischio, come ad esempio nei contesti iperinflattivi, ma al contempo non ha la necessità di spingere la sottoscrizione di un prodotto.
Consulenza indipendente: ottimizzazione dei costi e della fiscalità
Un altro aspetto decisamente interessante individuabile nei servizi di consulenza indipendente riguarda la possibilità di mantenere in essere i propri rapporti di corrispondenza con Banche o Uffici Postali, che si occupano della mera esecuzione degli ordini, disposti per la costruzione della strategia di investimento. Il tutto, ovviamente, nel caso in cui il profilo commissionale applicato sia vantaggioso.
Sfruttando questa modalità operativa, il cliente può ottimizzare i costi, utilizzando il miglior intermediario per ciascun tipologia di asset class o di strumento finanziario. Inoltre, è possibile mantenere, se non addirittura efficientare, il beneficio della compensazione tra minusvalenze e plusvalenze optano per il regime fiscale dichiarativo.