La proverbiale sicurezza delle banche elvetiche e le interessanti tabelle di riferimento dei tassi di interesse applicati sulle somme depositate sono alcuni dei fattori che spingono molte persone a cercare informazioni su come aprire un conto corrente in Svizzera; cerchiamo di capire se si tratta di un’operazione lecita e scopriamo i vari passaggi da mettere in pratica per portare a termine l’apertura del conto.
La procedura per aprire un conto corrente in Svizzera
Innanzi tutto bisogna chiarire che aprire un conto corrente in Svizzera è una pratica assolutamente legale: naturalmente bisognerà rispettare gli obblighi che riguardano la denuncia nella dichiarazione dei redditi del saldo del conto e il pagamento delle imposte sulle eventuali attività finanziarie detenute oltre i confini nazionali. Per avere un conto presso una banca svizzera bisogna seguire una semplice procedura che inizia con la scelta dell’istituto, con il quale bisognerà mettersi in contatto per fissare un appuntamento con il consulente bancario. All’incontro bisognerà presentarsi con i documenti richiesti (come minimo servono un documento di identità e una documentazione relativa al proprio patrimonio) per permettere alla banca di fare i suoi controlli.
L’incontro con il consulente è necessario perché per il momento non è possibile aprire un conto corrente in Svizzera via internet, visto che non è ancora stata attivata la procedura telematica di identificazione del cliente. Superata questa fase si può procedere con la presentazione della domanda di apertura del conto corrente in Svizzera e con il versamento del deposito minimo necessario (in alcuni casi le banche chiedono importi abbastanza elevati), che può avvenire sia con un bonifico che in contanti (fino a 10.000 euro). I costi del conto possono differire in base al tipo di prodotto scelto e altri strumenti utilizzati.
Pro e contro: i vantaggi e la tassazione
Tutti i cittadini italiani che aprono un conto corrente in Svizzera avranno la possibilità di trasferirvi il denaro di provenienza lecita (ad esempio possono accreditarvi lo stipendio), riceveranno una carta di credito per fare acquisti in tutto il mondo, potranno eseguire operazioni di home banking in qualsiasi valuta, potranno beneficiare degli interessi a tassi più convenienti e potranno godere della sicurezza delle banche svizzere, che devono rispettare degli elevati standard imposti dall’Autorità di vigilanza sui mercati finanziari. Per contro il cittadino che risiede in Italia che detiene prodotti finanziari all’estero (e quindi anche il conto in Svizzera) deve pagare l’imposta IVAFE e dichiarare il tutto in sede di dichiarazione dei redditi compilando l’apposito quadro.