Confronto prestiti: come scegliere il migliore

Le motivazioni per cui si ritiene opportuno richiedere un prestito personale sono le più svariate; e in effetti, nel nostro Paese, sono molte le persone – lavoratori dipendenti, lavoratori autonomi, pensionati – che si rivolgono a una banca oppure a una società finanziaria autorizzata all’esercizio del credito per richiedere un prestito.

Tecnicamente parlando, un prestito personale è un tipo di credito non finalizzato; vale a dire che chi lo richiede non è tenuto a specificare le motivazioni per cui richiede la concessione di una certa somma di denaro; in altri termini, una volta ricevuta la somma richiesta, la persona può utilizzarla come meglio crede. Diverso è per esempio il caso di un finanziamento auto; in questo caso la somma che si dovrà restituire ha una finalità predeterminata e non può essere impiegata per altri scopi.

Quali sono le motivazioni più comuni per la richiesta di un prestito?

Come detto, i motivi che spingono le persone a valutare la possibilità di chiedere un prestito sono variegate; fra le più comuni vi sono sicuramente l’acquisto di un autoveicolo (per utilizzi familiari, per aiutare un figlio, per sostituire un mezzo ormai obsoleto ecc.), i lavori di manutenzione alla propria abitazione e l’acquisto di mobili per rinnovare il vecchio arredamento di casa.

Altre finalità piuttosto comuni sono l’acquisto di mezzi diversi dall’automobile (motorino, scooter, bici elettrica, mountain bike), ma anche apparecchi tecnologici come personal computer o notebook, apparecchi tv di ultima generazione, vacanze, spese per i figli legate allo studio o al loro trasloco, cerimonie (in particolari matrimoni, ma non solo) ecc.

Insomma, il prestito personale è un valido strumento che permette a una persona o a una famiglia ad affrontare quei piccoli o grandi cambiamenti che ritiene importanti per migliorare la qualità della propria vita.

Prestito personale: un impegno da non sottovalutare

La richiesta di un prestito personale non è un qualcosa da prendere sottogamba; a prescindere dall’importo più o meno elevato che si intende richiedere alla banca o alla finanziaria, si tratta di un impegno che deve essere valutato con attenzione. Quando riceviamo un prestito, infatti, sottoscriviamo un contratto nel quale ci impegniamo a restituire mensilmente un certo importo entro un predeterminato periodo di tempo; a fronte di questo prestito, saremo tenuti a corrispondere una certa quota di interessi; a seconda dei casi si dovranno inoltre pagare altre spese più o meno elevate (assicurazione, spese di istruttoria e via discorrendo).

Come scegliere il prestito migliore?

Le offerte sul mercato relative alla concessione di prestiti sono numerose e non sempre è facile districarsi tra le varie proposte. La richiesta di un prestito può seguire essenzialmente due strade: ci si può recare fisicamente presso la sede di una banca o di una finanziaria per richiedere delucidazioni e poi espletare tutte le pratiche necessarie o, più modernamente, valutare le varie proposte di prestito online reperibili in Rete. Quest’ultima modalità ha sicuramente il vantaggio di un notevole risparmio di tempo e permette anche di ridurre in modo drastico le spese di istruttoria. Il primo consiglio che possiamo dare è quindi questo, optare per la formula del prestito online, di per sé più snella e conveniente rispetto alla formula tradizionale.

Scegliere il prestito migliore vuol dire ovviamente informarsi sulle varie proposte, ma quali sono i parametri ai quali prestare maggiore attenzione per giudicare la maggiore convenienza di un prestito rispetto a un altro? I fattori da prendere in considerazione non sono pochi; fra questi si ricordano principalmente il tasso di interesse, gli oneri accessori, le spese per l’assicurazione, le eventuali spese iniziali, i costi per un eventuale recesso anticipato ecc.

Fortunatamente esiste un parametro molto comodo che “riassume” di fatto il costo complessivo di un prestito; tale parametro è noto come TAEG, sigla che sta per Tasso Annuo Effettivo Globale; a differenza del TAN (Tasso Annuo Nominale, ovvero il tasso di interesse puro, espresso in termini annui, applicato a un finanziamento), il TAEG è, come specificato in una deliberazione del CICR (Comitato Interministeriale per il Credito e il Risparmio), un indice “comprensivo degli interessi e degli oneri che concorrono a determinare il costo effettivo dell’operazione per il cliente”; esso quindi comprende il TAN e tutte le altre spese legate al prestito. Quindi, a parità di importo richiesto, il TAEG è il principale parametro da prendere in considerazione per effettuare un confronto fra le varie proposte.