Oro e diamanti sono tra i materiali più impiegati nella gioielleria per la loro stabilità, resistenza e capacità di conservare valore nel tempo. Nonostante la loro diffusione, le caratteristiche che ne determinano la qualità e la valutazione economica sono spesso poco conosciute al di fuori degli ambiti specialistici.
Per approfondire in modo accurato i criteri con cui questi materiali vengono classificati e valutati, abbiamo raccolto informazioni tecniche con il supporto di Mauro Galignani, professionista con lunga esperienza nel settore e titolare di Compro Oro Bande Nere, realtà specializzata nella compravendita di oro, argento e diamanti a Milano.
Come si classificano le leghe d’oro: caratura, punzonatura e composizione
La classificazione dell’oro utilizzato in gioielleria si basa principalmente sulla percentuale di metallo puro presente nella lega.
Nel mercato italiano, la lega più comune è l’oro 18 carati, che contiene il 75% di oro puro (750 millesimi), seguita da quelle a 14 e 9 carati, rispettivamente con il 58,5% e il 37,5% di contenuto aureo.
La punzonatura è il marchio che indica la caratura della lega ed è obbligatoria per legge in Italia. I punzoni più diffusi sono “750” per l’oro 18Kt, “585” per il 14Kt e “375” per il 9Kt. Si trovano solitamente sul lato interno degli anelli, sulle chiusure di collane e bracciali, o sul retro degli orecchini.
Le caratteristiche che determinano il valore di un diamante: le 4C
La classificazione dei diamanti si basa su quattro parametri principali riconosciuti a livello internazionale, noti come 4C: carat (peso), color (colore), clarity (purezza) e cut (taglio).
Ciascuna di queste caratteristiche incide in modo significativo sul valore finale della pietra.
- Carat – peso: il carato (ct) è l’unità di misura del peso dei diamanti. Un carato equivale a 0,20 grammi. Il valore di mercato non cresce in modo lineare con l’aumento del peso: una pietra da 1,00 ct può valere molto più del doppio di due pietre da 0,50 ct, a parità di caratteristiche qualitative, per via della maggiore rarità;
- Color – colore: la scala di classificazione del colore va dalla lettera D (incolore) alla Z (toni giallastri o bruni evidenti). Le pietre più apprezzate commercialmente sono quelle tra D e F, che appaiono perfettamente incolori anche a osservazioni ravvicinate. Il colore si valuta con confronti standardizzati sotto luce controllata;
- Clarity – purezza: indica la presenza di inclusioni interne o imperfezioni superficiali. La scala va da IF (internamente perfetto) fino a I3 (inclusioni evidenti a occhio nudo). Le inclusioni non sempre compromettono l’estetica, ma influiscono sul valore perché ne riducono la brillantezza o la trasparenza;
- Cut – taglio: il taglio non riguarda la forma (brillante, princess, marquise, ecc.) ma la qualità delle proporzioni, simmetrie e finitura. Un taglio ben eseguito massimizza la riflessione della luce e aumenta la brillantezza della pietra. La valutazione del taglio comprende parametri geometrici, gradi di lucidatura e simmetria.
La combinazione delle 4C definisce il profilo qualitativo di un diamante. Anche una piccola variazione in uno solo di questi aspetti può generare differenze rilevanti nella valutazione commerciale.
Quando chiedere una valutazione professionale
Alla luce della natura tecnica dei fattori che incidono sulla determinazione del valore, è evidente che chi decide di vendere oro o diamanti deve poter contare su una valutazione tecnica accurata.
Titolo, peso netto, caratura, purezza delle pietre, taglio e scala colore sono infatti tutti parametri che, per essere esaminati correttamente, richiedono strumenti adeguati e una competenza consolidata.
Nel caso dell’oro, la procedura inizia con il riconoscimento del titolo tramite punzonatura, cui segue un test chimico o elettronico per confermare la caratura dichiarata. Dopo aver rimosso eventuali elementi estranei (come pietre o inserti), si procede alla pesatura con bilance omologate. Il peso viene poi rapportato al titolo e alla quotazione aggiornata, così da determinare il valore dell’oro puro effettivamente presente.
Per quanto riguarda i diamanti, l’analisi prevede l’impiego di strumenti ottici, microscopi gemmologici e, talvolta, sistemi di misurazione laser per identificare con precisione purezza, proporzioni e simmetria. I professionisti con competenze gemmologiche sono inoltre in grado di distinguere tra pietre naturali, trattate o sintetiche, un aspetto essenziale ai fini della determinazione del valore reale sul mercato.
Affidarsi a operatori specializzati come Compro Oro Bande Nere, che rappresenta un vero e proprio punto di riferimento nel panorama dei compro oro e diamanti a Milano, permette quindi di usufruire di una valutazione tecnica completa, trasparente e coerente con gli standard internazionali. Un passaggio imprescindibile per chi intende vendere con consapevolezza.
Gestire in modo responsabile ciò che ha valore
Oro e diamanti sono preziosi il cui valore dipende da fattori tecnici precisi, misurabili e codificati. Conoscere questi parametri significa saper distinguere tra percezione soggettiva e stima oggettiva, sia nel caso di una vendita, sia in tutte quelle situazioni in cui è utile conoscere il reale contenuto economico di un bene.
Disporre di informazioni corrette e affidarsi a figure competenti consente di evitare valutazioni approssimative e decisioni poco ponderate. Che si tratti di una singola pietra o di una collezione articolata, la conoscenza è sempre il punto di partenza per gestire in modo responsabile ciò che ha valore.
