La sostituzione di un ascensore in un edificio esistente può rientrare tra gli interventi di ristrutturazione edilizia agevolabili con specifiche detrazioni fiscali. L’ordinamento italiano prevede diverse forme di incentivi finalizzati sia alla riqualificazione degli immobili sia all’eliminazione delle barriere architettoniche, con aliquote e requisiti variabili a seconda della tipologia di intervento e del contesto in cui viene realizzato. È pertanto essenziale comprendere in quali casi sia possibile usufruire della detrazione per la sostituzione dell’ascensore in condominio e a quali condizioni.
Le agevolazioni fiscali per la sostituzione degli ascensori
Gli interventi sugli ascensori possono beneficiare principalmente di due forme di detrazione fiscale: il Bonus Ristrutturazioni, che prevede una detrazione del 50% sulle spese sostenute per interventi di manutenzione straordinaria, e il Bonus Barriere Architettoniche, con una detrazione del 75% specificamente destinata all’abbattimento degli ostacoli alla mobilità per persone con ridotta capacità motoria.
Il Bonus Ristrutturazioni, valido fino al 31 dicembre 2024, consente di detrarre il 50% delle spese sostenute, con un tetto massimo di 96.000 euro per unità immobiliare, suddividendo l’importo in dieci quote annuali di pari valore. Tuttavia, dal 1° gennaio 2025, l’aliquota di detrazione sarà ridotta al 36%, con un limite massimo di spesa inferiore, pari a 48.000 euro.
Il Bonus Barriere Architettoniche 75%, invece, rimarrà in vigore fino al 31 dicembre 2025 e prevede soglie di spesa differenziate in base alla tipologia di edificio:
- 000 euro per edifici unifamiliari o unità indipendenti;
- 000 euro moltiplicati per il numero delle unità in edifici con 2-8 immobili;
- 000 euro per edifici con più di 8 unità immobiliari.
A partire dal 30 dicembre 2023, per accedere al Bonus Barriere Architettoniche è necessario che un tecnico abilitato certifichi la conformità dell’intervento ai requisiti previsti dalla normativa vigente.
Quali lavori sono ammessi alla detrazione?
Per beneficiare delle agevolazioni, è fondamentale che la sostituzione dell’ascensore rientri tra gli interventi classificati come manutenzione straordinaria o ristrutturazione edilizia. Gli interventi ammessi comprendono:
- Sostituzione di ascensori obsoleti con nuovi impianti più efficienti e sicuri;
- Installazione di ascensori a risparmio energetico o con tecnologia innovativa;
- Adeguamento degli ascensori alle normative vigenti, comprese quelle in materia di sicurezza;
- Interventi per migliorare l’accessibilità, come l’installazione di impianti con porte automatiche, segnalatori acustici e sistemi di comando per persone con disabilità.
Non rientrano invece nelle detrazioni le spese per la mera manutenzione ordinaria, come la riparazione di componenti esistenti o la sostituzione di parti usurate senza modifiche sostanziali.
Detrazione in caso di sostituzione dell’ascensore nel condominio
Nel contesto condominiale, la sostituzione dell’ascensore può rientrare tra gli interventi di ristrutturazione detraibili, a condizione che sia deliberata dall’assemblea e che riguardi l’intero edificio. I condomini possono beneficiare della detrazione fiscale in proporzione ai millesimi di proprietà, purché i pagamenti siano effettuati con bonifico parlante, indicando il codice fiscale del condominio e la causale corretta.
Un aspetto da considerare è la possibilità di optare per la cessione del credito o lo sconto in fattura, strumenti che consentono ai condomini di ridurre immediatamente l’esborso economico. Tuttavia, recenti modifiche normative hanno introdotto restrizioni, pertanto è consigliabile verificare con un commercialista le modalità applicabili.
I dubbi più comuni sui bonus per la sostituzione degli ascensori
Sono molti i dubbi riguardo i possibili bonus per la sostituzione degli ascensori, in particolare sulla cumulabilità delle agevolazioni e sulla distinzione tra interventi agevolabili al 50% e quelli al 75%. In linea generale, il Bonus Ristrutturazioni e il Bonus Barriere Architettoniche non sono cumulabili sulla stessa spesa: è quindi necessario scegliere l’incentivo più vantaggioso in base alla specificità dell’intervento.
Un altro interrogativo riguarda la possibilità di usufruire della detrazione in caso di ascensori installati in edifici storici o vincolati. In questi casi, la detrazione è ammessa solo se l’intervento rispetta le prescrizioni della Soprintendenza e non altera le caratteristiche architettoniche dell’immobile.
Infine, vi sono perplessità sulla documentazione necessaria per accedere ai benefici fiscali. Per entrambe le agevolazioni, è indispensabile conservare le fatture, i bonifici parlanti e l’eventuale asseverazione tecnica, da esibire in caso di controlli fiscali.