Venerdi 22 ottobre la piattaforma Netflix, che permette la visione di film, serie tv, programmi d’intrattenimento in streaming e in alta definizione , è arrivata anche in Italia con i suoi tre pacchetti: Base (1 canale streaming a 7.99euro al mese), Standard (2 canali streaming in HD a 9,99 euro mensili), Premium (4 canali streaming in Ultra HD a 11,99 al mese). Gratis l’utilizzo di prova per il primo mese e nessuna lungaggine burocratica in caso di ripensamento: il piano in uso si disdice rapidamente. Ma con quali mezzi digitali e’ visibile e utilizzabile Netflix? Pc, smartphone, tablet, smart tv, Apple tv, console da videogames con connessione web e Google Chromecast.
La sua attivazione in terra italiana è stata salutata con curiosità e spirito di competizione dal nuovo Ceo della 21 Century Fox James Murdoch, figlio quarantenne del celebre magnate Rupert patron della piattaforma digitale televisiva Sky nata nel 2003 da Stream e da Tele +: “Netflix è qualcosa di fantastico ma dovrà riuscire ad avere un successo duraturo, proprio come noi che portiamo show di qualità nelle case di un pubblico sempre più vasto”.
Netflix è nata nel 1997 con una funzionalità legata al noleggio dei dvd e videogames; solo nel 2008 si estende allo streaming ed è attualmente in piena fase di felice espansione ma anche, conseguentemente, di pesanti investimenti economici. Già a regime di utilizzo in 16 Paesi con 70 milioni di abbonati, il 2015 e’ stato l’anno dello sbarco in Spagna, Portogallo, Giappone e Italia con un totale uscite che si aggira intorno alla cifra astronomica dei 60 milioni di dollari. Per questo motivo il trimestre luglio/settembre si e’ chiuso con poco meno di 30 milioni di dollari di utili, quasi la metà dei circa 60 milioni di luglio/settembre 2014; così come le azioni si sono stabilizzate sui 7 centesimi, un valore inferiore rispetto agli 8 centesimi previsti dagli analisti di Borsa.