Uno dei settori d’investimento che conferma sempre più il suo ritorno in auge nel nostro Paese è quello delle compravendite immobiliari.
Una percentuale che vola verso il + 10.8 % in campo residenziale. Grande ottimismo, fiducia e slancio, quindi, da parte degli italiani che tornano a credere nel cosiddetto “mattone” con circa diecimila appartamenti e soluzioni singole acquistate in più rispetto allo stesso periodo luglio/settembre 2014. Anche l’ambito commerciale non e’ da meno: in questo caso la percentuale è salita al + 7 %.
Il totale è quello di ben 105mila compravendite nel settore realizzate durante il 2015: una cifra impressionante che infonde sicuramente coraggio anche tra coloro che si dicono ancora intimoriti, perplessi e restii.
Si può dire che comincia ad essere considerato un lontano ricordo il tracollo avvenuto nel 2009 e il conseguente fermo negli anni successivi. Il 2015 e’ sicuramente l’anno di risveglio e del ritorno a questo genere di business grazie ad un avvenuta rivalutazione più consona ed equa del valore in euro per metro quadro che ha portato al quasi dimezzamento dei costi degli immobili, oltre ad una ritrovata e maggiore liquidità nelle mani degli investitori.
I rialzi di percentuale compravendite non sono comunque uniformi sul territorio italiano. Durante l’ultimo semestre 2015, capofila sono stati i napoletani con il + 21 % , seguiti dai milanesi con il + 18.2 %, dai bolognesi con il + 14.4 % , a ruota fiorentini e genovesi rispettivamente con il + 14.1 % e il + 14 %. Una curiosità: nel centro Italia si investe più negli immobili nei piccoli centri che in quelli situati nei capoluoghi con una percentuale del + 12.4 % in netta contro tendenza rispetto a ciò che accade nelle altre aree territoriali in cui si preferisce investire nei capoluoghi con una percentuale del + 12 % rispetto al + 10 % dei comuni più piccoli.