RC Auto e contrassegno assicurativo: le novità

Il contrassegno assicurativo, cioè quel quadratino di carta che s’infila nella tasca plastificata sul parabrezza, dal 18 ottobre di quest’anno è andato in pensione.

E’ l’effetto della digitalizzazione della RC Auto, voluta fortemente dal governo per rendere le procedure assicurative più trasparenti e sicure.

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In auto, però, bisogna comunque possedere il certificato di assicurazione cartaceo, per indicare, in caso d’incidente, la compagnia assicurativa all’altro conducente.

La multa per chi non la porta con sè va dai 41 ai 168 euro.

Sfuggire ai controlli con questo nuovo sistema, è quasi impossibile. Ora alle Forza dell’ Ordine è sufficiente immettere il numero di targa dell’auto nel database della Motorizzazione civile per verificare se la polizza sia stata regolarmente pagata.

Anche Autovelox, Tutor, Telepass e telecamere Ztl saranno in grado di rilevare a distanza se un’auto è assicurata o meno.

A questo punto ci si chiede: «Pagheremo di meno?» . Nonostante il 2015 ha visto un calo dei prezzi del 21% rispetto all’anno precedente, le nostre assicurazioni restano le più care d’Europa.

Fra i motivi che fanno lievitare i costi c’è l’aumento degli incidenti stradali e, soprattutto, l’evasione fiscale di chi non paga.

Si spera che la digitalizzazione metta in regola il maggior numero di vetture possibili diminuendo i costi del Fondo di Garanzia per le vittime della strada, pagato dagli automobilisti e destinato a risarcire chi, purtroppo, si trova coinvolto in un incidente con veicoli pirata o non assicurati.