Negli ultimi anni, il cambiamento climatico ha reso gli eventi atmosferici estremi sempre più frequenti e intensi. Fenomeni come alluvioni, trombe d’aria e ondate di calore hanno causato danni ingenti a edifici e infrastrutture, evidenziando la necessità di strumenti di tutela adeguati (si pensi alle ultime notizie riguardo la forte ondata di maltempo che ha colpito Messina). Tuttavia, nonostante la crescente esposizione a rischi naturali, in Italia solo il 6% delle abitazioni risulta coperto da un’assicurazione contro i disastri naturali. Un dato particolarmente basso rispetto ad altri Paesi europei, dove la protezione assicurativa è più diffusa o addirittura obbligatoria in alcune circostanze.
Un mercato assicurativo ancora poco sviluppato
La bassa diffusione delle polizze contro eventi catastrofali nel settore residenziale italiano è dovuta a diversi fattori. In primo luogo, l’assenza di un obbligo normativo ha portato molti proprietari a sottovalutare il rischio e a non considerare necessaria una copertura specifica. Inoltre, la percezione errata che gli aiuti statali possano essere sufficienti in caso di calamità ha ulteriormente disincentivato la sottoscrizione di polizze dedicate. A ciò si aggiunge il costo percepito come elevato delle polizze e la scarsa conoscenza dei prodotti assicurativi disponibili. Spesso, chi possiede un’abitazione non è consapevole delle conseguenze economiche di un evento naturale distruttivo e tende a confidare nelle risorse personali o familiari per affrontare eventuali danni. Tuttavia, i fondi pubblici destinati a tali emergenze sono spesso limitati e non garantiscono un ristoro immediato, lasciando molte famiglie a dover affrontare ingenti spese di ricostruzione.
Le coperture offerte dalle assicurazioni casa
Nel contesto italiano, l’assicurazione sulla casa è solitamente associata alla protezione contro danni da incendio, furto e responsabilità civile. Tuttavia, esistono soluzioni specifiche per coprire i danni derivanti da eventi atmosferici eccezionali. Ma cosa copre l’assicurazione casa in questi casi? Le polizze dedicate ai disastri naturali possono includere risarcimenti per danni strutturali dovuti a terremoti, alluvioni, frane e tempeste di forte intensità. In alcuni contratti, sono previsti anche indennizzi per il ripristino degli impianti danneggiati e per le spese di sgombero delle macerie. La varietà delle coperture dipende dalla compagnia assicurativa e dalle clausole specifiche del contratto sottoscritto.
Un confronto con il panorama europeo
A livello europeo, la diffusione delle assicurazioni contro eventi atmosferici varia notevolmente. In Paesi come la Francia e la Spagna, la stipula di polizze contro i danni catastrofali è spesso legata alla concessione di mutui o alla locazione di immobili, rendendo di fatto obbligatoria una protezione minima. In Germania e nei Paesi Bassi, dove il rischio di inondazioni è elevato, le assicurazioni contro le catastrofi naturali sono ampiamente diffuse e integrate nei prodotti assicurativi standard. Al contrario, in Italia, l’assenza di un quadro normativo che incentivi o imponga la copertura ha portato a una minore consapevolezza del rischio e a un conseguente ritardo nell’adozione di soluzioni adeguate.
La necessità di un cambio di paradigma
L’aumento della frequenza di eventi climatici estremi impone una riflessione sulle strategie di protezione del patrimonio immobiliare. La recente introduzione dell’obbligo assicurativo per le imprese contro i danni da catastrofi naturali, in vigore dal 1° gennaio 2025, rappresenta un primo passo nella giusta direzione. Tuttavia, per le abitazioni private, non esiste ancora un provvedimento analogo, lasciando la scelta della copertura assicurativa interamente alla volontà del proprietario.