Dopo mesi di tentennamenti ed indecisioni Jean Claude Juncker, in qualità di Presidente della Commissione UE, ha quest’oggi aperto alla possibilità di finanziamenti straordinari verso i Paesi Europei coinvolti nell’assistenza dei migranti provenienti dall’Africa.
Gli auti, si legge in una nota, saranno concessi a coloro i quali avranno compiuto “sforzi straordinari, in una situazione di estrema eccezionalità”. Juncker ha inoltre ribadito che “non tutti i Paesi stanno facendo sforzi sufficienti” e che, per questo, la flessibilità alle spese per i rifugiati, sarà “valutata di Nazione in Nazione”.
In seguito alle dichiarazioni da parte dell’alto funzionario europeo, non hanno tardato le reazioni del Presidente del Consiglio Italiano Matteo Renzi e del Segretario Federale della Lega Nord Matteo Salvini, da sempre impegnato nella lotta all’immigrazione clandestina. Il primo, dal palco del Business Forum di Bogotà, si è detto soddisfatto della decisione europea, in linea con “l’idea stessa d’Europa”, che giustifica lo sforzo italiano nell’accoglienza e nella salvaguardia di centinaia di persone nel Mediterraneo. Il secondo, ha invece espresso indignazione e “vergogna per l’apertura UE”, bollando il gesto come una conferma del “mondo al contrario di cui Renzi è complice”.
Non è certamente un mistero come l’attuale situazione dei flussi migratori risulti la più grave dal Secondo Dopo Guerra ad oggi. Secondo l’OIM (Organizzazione Mondiale delle Migrazioni) sono circa 100.000 i migranti che dall’inizio del 2015 hanno chiesto asilo ai Paesi dell’Europa Mediterranea. Coloro che si sono fatte carico dell’eccezionale problema, sono in particolare Italia (54.660) e Grecia (47.044), seguite a ruota da Spagna (1.000) e Malta (100), seppur in numeri estremamenti minori.