Le ripercussioni dei tragici episodi di Parigi di qualche settimana fa sono destinati a farsi sentire, e a lungo. Attuando una panoramica sull’andamento generale dei vari asset economico-finanziari, si nota che i listini azionari europei hanno accusato una flessione notevole, colpendo in particolar modo – e non potrebbe essere altrimenti – l’indice francese C40, il quale ha fatto registrare un periodo di avviamento a dir poco negativo. Il settore che ha maggiormente avvertito questo drastico cambio di tendenza economico-finanziario è quello turistico, con le quote in Borsa di AccorHotels che, nello specifico, hanno perso 9% del loro valore azionario. Una batosta dagli effetti pressoché catastrofici.
Sulla scorta di quanto sta accadendo all’interno del bacino finanziario parigino, molti mercati temono che un simile clima di sfiducia e sconforto possa allargarsi a macchia d’olio includendo anche altri ambiti determinanti per l’economia di una determinata nazione. La crisi del pacchetto azionario di AccorHotels è significativo, anche perché corrisponde ad un contraccolpo finanziario subito dal principale gruppo alberghiero della Francia, nonché uno dei migliori soggetti del settore ricettivo a livello mondiale. Insomma, i presupposti per un cosiddetto “effetto domino” sembrano esserci tutti.
I dati diffusi da www.investireinborsa.me parlano chiaro. L’analisi tecnica relativa al crollo delle azioni in Borsa di AccorHotels dimostra che il suo titolo viaggia a 39,90 euro ad azione, e le prospettiva di rivendita di quest’ultime a 41,50 euro a quota potrebbe colmare il vistoso gap d’apertura; tuttavia, a causa della suddetta inversione di tendenza, la quota di AccorHotels rischia di precipitare verso soglie di supporto tecnico ben al di sotto dell’attuale valore azionario, inducendo così il gruppo alberghiero parigino ad attuare delle pesanti, quanto opportune, contromosse finanziarie. Gli indicatori e i grafici relativi all’analisi tecnica, quindi, delineano uno scenario preoccupante, per certi versi pessimista se lo si confronta con le altre situazioni in corso d’opera nel resto del globo.
Ampliando il discorso al quadro europeo, poi, si denota un arretramento di quel tipico spirito d’iniziativa che caratterizza il mercato borsistico. A farne le spese sono le strategie e le pianificazioni future per una ripresa collettiva dell’intero continente, che a loro volta influenzano i privilegi ottenibili mediante un particolare tasso di cambio valutario.