Per dare un po’ di sollievo alle famiglie colpite dalla recente crisi economica, nel 2010 è stata introdotto lo strumento della moratoria mutui. Frutto di un accordo tra l’associazione delle Banche (ABI) e le associazioni dei consumatori, la moratoria permette di sospendere il pagamento della rata di rimborso. Cerchiamo di capire meglio di cosa si tratta: vediamo a cosa serve, come funziona e chi può beneficiarne.
Cos’è e a cosa serve la moratoria mutui
La quasi totalità degli istituti bancari (circa il 90%) ha sottoscritto l’accordo tra l’ABI e le associazioni di consumatori che hanno portato all’introduzione della moratoria mutui. Di recente l’argomento è tornato di moda perché il Ministero dell’Economia ha confermato che la moratoria mutui, la cui scadenza era prevista per settembre, è stata prorogata fino a dicembre 2020. Ma in cosa consiste? In pratica si tratta della possibilità per chi ha ottenuto un mutuo per l’acquisto di un’abitazione principale di richiedere la sospensione del pagamento delle rate di rimborso per un periodo che può durare al massimo 18 mesi. Durante questo arco di tempo le rate vengono pagare dal Fondo di solidarietà per i mutui per l’acquisto della prima casa, istituito nel 2007.
La sospensione del pagamento delle rate di fatto comporta un allungamento del piano di rimborso. Inoltre bisogna aggiungere che la sospensione riguarda solo la quota capitale e il 50% della quota interessi: la parte restante dovrà comunque essere pagata dall’intestatario del mutuo. Non tutti possono beneficiare di questo strumento: come abbiamo detto prima, la moratoria è stata istituita per venire incontro alle famiglie che si trovano in situazioni di difficoltà.
Chi può richiederla: i requisiti
Quindi chi vuole richiedere la sospensione delle rate deve poter dimostrare di trovarsi in una manifesta condizione di disagio come:
- perdita del lavoro;
- sospensione del lavoro per almeno trenta giorni consecutivi;
- riduzione dell’orario di lavoro pari ad almeno il 20% per almeno 30 giorni consecutivi;
- decesso;
- condizione di non autosufficienza o disabilità grave.
Per chi richiede la moratoria a seguito di una sospensione o di una riduzione del lavoro, lo stop al pagamento delle rate può avere una durata massima pari a 6 mesi per sospensioni o riduzioni del lavoro che durano tra i 30 e i 150 giorni, 12 mesi per sospensioni o riduzioni del lavoro che durano tra i 151 e i 302 giorni, 18 mesi per sospensioni o riduzioni del lavoro che durano più di 303 giorni consecutivi. Inoltre, per poter richiedere la moratoria mutui, bisogna possedere dei precisi requisiti. Ovvero:
- avere un reddito ISEE non superiore ai 30.000 euro;
- l’importo del mutuo non deve superare i 250.000 euro;
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l’immobile oggetto del mutuo deve essere adibito ad abitazione principale, ma non deve essere una casa di lusso.