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Aci calcolo costi chilometrici: ecco come farlo e le possibili cifre

Chi si trova a doversi spostare spesso per lavoro, magari con il proprio mezzo, può aver bisogno di conteggiare i costi al chilometro da riferire al proprio datore di lavoro. In questo caso, il metodo più sicuro, affidabile, veloce e soprattutto generalmente riconosciuto dai datori di lavoro è costituito dal servizio ACI calcolo costi chilometrici. Ecco una breve panoramica su questo servizio: in che cosa consiste, su cosa si basa e come accedervi.

ACI calcolo costi chilometrici

Quando si parla di ACI calcolo costi chilometri si fa riferimento a uno specifico servizio messo a disposizione dalla federazione stessa. Tramite il servizio di calcolo dei costi chilometrici, infatti, è possibile quantificare l’importo dei rimborsi dovuti in caso di trasferta. Molti lavoratori dipendenti, ma anche professionisti, spesso devono spostarsi in trasferta per conto del datore di lavoro. In questi casi è possibile utilizzare il servizio dell’ACI calcolo costi chilometrici. Questo servizio, aggiornato ogni sei mesi, permette di quantificare l’importo dei rimborsi che spettano loro per queste trasferte.

Attraverso questo servizio dell’ACI è possibile quindi calcolare il valore del costo chilometrico relativo ai singoli modelli di:

  • autovettura, motociclo, ciclomotore, fuoristrada, autofurgone (a partire dal 2018)
  • autocarro (dal 2012)

Inoltre, sempre visitando la pagina internet del servizio ACI calcolo costi chilometri è possibile calcolare, a partire dal 2000, anche il prezzo dei carburanti. Dal momento che, però, si tratta di un servizio rivolto in particolare ai lavoratori che devono richiedere i rimborsi, è presente anche un’altra voce. Si tratta del calcolo dei limiti di deducibilità fiscale dal reddito d’impresa delle spese di trasferta, disponile dal 2000.

Su cosa si basa

Il calcolo dei costi chilometrici si basa ovviamente su diversi fattori. Tra questi troviamo:

  • marca del veicolo
  • tipo di alimentazione
  • categoria

In più, vanno ovviamente presi in considerazioni i costi del carburante (gasolio, metano e benzina). Tali costi fanno riferimento a quanto indicato dal Ministero dello Sviluppo Economico e da Metanauto. Si aggiunge poi la differenziazione basata sugli autoveicoli in produzioni e quelli fuori produzione, nonché quella relativa ai motoveicoli. Oltre a ciò, infine, deve essere anche calcolato il cosiddetto fringe benefit percentuale. Il fringe benefit consiste nella retribuzione corrisposta sotto forma di beni o servizi erogata dall’azienda nei confronti del lavoratore, che comprende l’utilizzo del veicolo a scopo promiscuo. Calcolare il valore del fringe benefit è fondamentale ai fini della corretta tassazione.

Come si accede al servizio ACI calcolo costi chilometrici

I lavoratori dipendenti o liberi professionisti che hanno la necessità di calcolare i costi chilometrici possono quindi fare affidamento su questo servizio messo a disposizione dall’ACI. Ma come fare per accedere? Innanzitutto è importante specificare che si tratta di un servizio a disposizione solo degli utenti registrati. Per accedere è in primo luogo necessario connettersi al sito internet dell’ACI – Automobile Club d’Italia. Sulla home page, in basso a destra, si trova un menù composto da diverse voci.

L’utente dovrà quindi cliccare sulla voce “Costi chilometrici”. Quindi si aprirà una pagina riportante la descrizione del servizio con, in fondo, un pulsante riportante “Vai al servizio”. A questo punto comparirà una finestra in cui è riportato il link alla nuova informativa sul trattamento dei dati personali forniti per la registrazione sui canali digitali ACI. Una volta spuntata la voce “Dichiaro di aver preso visione dell’informativa” si potrà quindi cliccare sul bottone con scritto “Avanti” ed essere quindi indirizzati alla pagina per la registrazione.

Nel caso in cui si sia già effettuata la registrazione sul sito ACI, si può accedere direttamente con le credenziali del sito ACI. In alternativa, è possibile accedere utilizzando lo SPID, con account CIE o tramite la piattaforma eIDAS.

Per continuare sarà quindi necessario e obbligatorio prestare il proprio consenso al trattamento dei dati personali da parte dell’ACI. In via facoltativa, invece, si può decidere se acconsentire al trattamento dei propri dati personali per l’invio di comunicazioni istituzionali, informative e promozionali e di verifica della soddisfazione in relazione ai servizi resi, nonché per l’invio da parte di Partner dell’ACI di comunicazioni promozionali relative ai propri prodotti e servizi.

Ad ogni modo, le tariffe approvate dall’ACI ogni sei mesi sono poi pubblicate sul sito del Ministero delle Finanze entro il 31 dicembre.