L’inflazione, ossia l’aumento del livello medio dei prezzi di beni e servizi in un determinato lasso di tempo, è un termine entrato sempre più con forza nel nostro quotidiano. Fino a pochi mesi fa eravamo abituati a parlare di livelli di inflazione contenuti, nell’ordine del 1-2%.
Tali valori, secondo alcuni studi, risultano essere compatibili con una condizione di generale salute e crescita per l’economia dell’area presa in esame, soprattutto se l’aumento dei prezzi viene riassorbito da un contestuale aumento dei salari medi.
Introduzione
Nel 2022 queste condizioni sono radicalmente cambiate, non solo nel nostro Paese, ma anche in tutta l’Unione Europea, nonché negli Stati Uniti. I valori che vengono riportati per il mese di Luglio 2022 non lasciano spazio a interpretazioni:
- Area UE: +8,9%
- Italia: +7,9%
- Stati Uniti: +9,1% (il valore più elevato registrato negli ultimi 41 anni)
In un contesto simile, con aumenti che derivano dalla concomitanza di più fattori (dal rincaro delle materie prime e dei beni energetici, fino alle recenti tensioni geopolitiche), ci ritroviamo con:
- un livello di aumenti generalizzato e di gran lunga superiore alla norma;
- l’impossibilità di contrastare questo incremento con un aumento dei salari di pari livello.
Conseguenza di questo, è una decisa perdita di potere di acquisto per la famiglia media.
Investire in periodi di elevata inflazione: perché farlo
In tale contesto, la prima e naturale forma di difesa a cui si pensa, è il propendere per la riduzione dei consumi, evitando qualsivoglia forma di investimento.
In realtà, è proprio in un periodo come questo, caratterizzato da alta inflazione, che spesso si trovano le migliori opportunità di investimento (se si agisce in modo intelligente e con le dovute accortezze). Infatti, ricordiamoci che:
- lasciare immobili i nostri capitali è quanto di più sbagliato ci possa essere (l’elevata inflazione andrà progressivamente a mangiarli, mese dopo mese, e neanche ce ne accorgeremmo);
- attendere semplicemente che tutto torni alla normalità è mera utopia.
La regola aurea, in periodo di elevata inflazione, è quella di investire, e di farlo perseguendo una strategia corretta, che consenta di proteggere il nostro capitale dagli effetti dell’aumento medio dei prezzi.
Anche l’inflazione ha un impatto sulle nostre strategie di investimento.
Se non facciamo le scelte queste strategie potrebbero venire meno, danneggiandoci progressivamente e mandando in fumo i nostri risparmi. Bisogna quindi:
- identificare i giusti asset su cui puntare per proteggerci dagli effetti dell’inflazione, scegliendo quelli che più si adattano ai nostri obiettivi di investimento;
- diversificare gli investimenti tra più asset, ma anche all’interno del singolo asset, garantendo un abbattimento del rischio progressivo.
Un asset su cui puntare adesso: il Real Estate
Un asset particolarmente consigliato in periodo di elevata inflazione, è quello relativo al settore del Real Estate. Un grande classico, qualcuno dirà (gli immobili, in quanto beni tangibili, sono da sempre considerati come veri e propri beni rifugio), ma particolarmente utile, soprattutto in periodi come questo.
Molti investitori, difatti, utilizzano proprio il Real Estate per proteggersi dagli effetti dell’elevata inflazione.
Qualcuno potrebbe obiettare che, con l’aumento dell’inflazione, generalmente tendono a salire tutta una serie di componenti, come i prezzi degli immobili, il costo degli affitti, il tasso dei mutui per l’acquisto della casa. In realtà, nonostante ciò sia vero, ci sono tutta una serie di mezzi che consentono di proteggersi dall’effetto dell’inflazione, sfruttando un investimento immobiliare.
Quali mezzi ha a disposizione chi investe nel Real Estate?
Prima di tutto possiamo fare leva sul fatto che vi è una disparità effettiva tra tassi di interesse e livello dell’inflazione. Questo consente di poter fare leva sul basso costo del denaro. Un altro aspetto fondamentale da tenere in considerazione riguarda proprio il fatto che un elevato livello di inflazione si traduce in aumento dei prezzi sui beni reali.
Ciò vuol dire che anche i prezzi degli immobili stessi possono rincarare, in particolar modo il canone di locazione. Se acquistiamo un immobile, lo ristrutturiamo e lo mettiamo a reddito trovando un affittuario affidabile, possiamo compensare l’aumento del tasso di inflazione, adeguando il canone che ci dovrà essere corrisposto mensilmente.
In generale, la forma di protezione più grande passa dal fatto che è possibile aumentare il valore di questo asset, contrastando gli effetti dell’aumento dell’inflazione. Pensate che il prezzo medio di acquisto degli immobili negli Stati Uniti risulta essere aumentato, negli ultimi 30 anni, di oltre il 350%, con un aumento sensibile soprattutto negli ultimi mesi, proprio come risposta all’incremento dell’inflazione USA, mai così alta dal 1981.
Real Estate americano: il giusto asset sul quale investire adesso
Il settore del Real Estate è solo uno dei tanti asset sui quali si può investire in periodi di elevata inflazione. Alcuni paesi presentano una solidità strutturale di base, tale da rendere conveniente l’investimento anche in periodi storici complessi come questo.
Un caso tra tutti è quello degli USA, un territorio da sempre propizio per effettuare investimenti immobiliari, dove storicamente è molto difficile che si verifichino fasi di crisi importanti nel mercato. La questione, quindi, non è scegliere di utilizzare i nostri capitali per puntare su questo asset negli USA, come forma di contrasto ai periodi di elevata inflazione, ma saperlo fare nel modo più opportuno.
La conoscenza delle dinamiche del Real Estate americano è prerogativa di veri esperti del settore, che sanno:
- quali potrebbero essere le difficoltà e le possibili sgradevoli sorprese;
- quali tipologie di investimento consigliare all’investitore che si affaccia per la prima volta in questo mercato.
A quali professionisti conviene rivolgersi per investire nel Real Estate USA
Il nostro consiglio? Non puntate mai su chi vi offre la luna! Puntate su realtà che propongono soluzioni di investimento diversificate e personalizzate, in base al:
- vostro capitale disponibile;
- tipo di obiettivi che volete conseguire nel medio-lungo periodo;
- tipo di propensione al rischio che avete.
In particolar modo, sarebbe opportuno ideare una strategia di diversificazione del rischio, che consenta di poter ripartire il capitale di investimento su più operazioni immobiliari, anziché su una singola (ciò è possibile, attuando investimenti in compartecipazione con più soggetti).
Gli Stati Uniti presentano un’infinità di possibili soluzioni, il che da un lato è un bene, ma dall’altro lato può essere una difficoltà per un investitore che si è appena affacciato in questo mercato. Fattori come la scelta della zona geografica su cui investire, della singola città o perfino del quartiere su cui puntare, non può essere lasciata al caso o affidata a chi non conosce il territorio.
Non a caso esistono realtà del Real Estate che, all’interno della loro struttura lavorativa, presentano sezioni dedicate:
- alla ricerca delle migliori occasioni immobiliari (appartamenti a buon prezzo, che possono essere riqualificati e rivenduti o affittati, consentendo di ottenere una rendita immobiliare costante e sicura);
- alla ricerca di profili di eventuali affittuari, che aumentino le probabilità di avere una corretta gestione dell’appartamento e soprattutto nel regolare pagamento dei canoni di locazione.
Così facendo avrete la possibilità di effettuare investimenti:
- coerenti con il vostro profilo di rischio;
- dalla rendita sicura, che proteggeranno i vostri capitali anche in periodi di elevata inflazione, come quello che stiamo ora vivendo.