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Vincolare soldi: ecco come farlo e quando conviene veramente

A un certo punto a molte persone, magari di fronte a una somma imprevista o a un guadagno extra, viene l’idea di vincolare parte dei propri soldi. Bloccare i propri risparmi, però, non è sempre la scelta giusta e capire come districarsi in un labirinto d’informazioni può non essere proprio semplice. Le proposte commerciali al riguardo sono davvero tante e chi aspira a mettere da parte una frazione dei propri risparmi ha sicuramente un’ampia rosa di scelte e possibilità.

Come vincolare soldi

Il conto deposito, conosciuto anche come conto di liquidità, permette alla persona di bloccare i propri soldi dando il permesso a un’altra persona d’impedirle di utilizzarli per un certo arco di tempo. In questo modo, è possibile ottenere un guadagno dalla somma depositata. Ogni banca ha le proprie condizioni quindi, in questo caso, è importante recarsi presso la filiale della propria banca e rivolgersi a un consulente per apprendere tutto ciò che c’è da sapere al riguardo. Se la persona decide di aprire di aprire un conto vincolato può farlo sia nella filiale della propria banca sia online. È importante capire che il conto vincolato non è sinonimo di un regolare conto corrente. Generalmente il conto vincolato può essere attivato solo da persone già titolari di un conto corrente e ha determinate caratteristiche che lo distinguono. Per collegare il vincolo di deposito al conto corrente, l’individuo dovrà fornire diversi documenti fra cui una copia del codice fiscale e della carta d’identità o di altro documento di egual valenza. Nel caso di un conto corrente cointestato entrambe le persone devono apporre la firma.

È necessario fornire, poi, le credenziali del rapporto bancario di cui la persona è già intestataria nonché il codice IBAN. Il modello contrattuale precompilato dev’essere sottoscritto e consegnato di persona al funzionario oppure, per chi preferisce l’uso di Internet, è possibile caricarlo sulla piattaforma online. Un’altra opzione è il suo invio tramite raccomandata con ricevuta di ritorno.

Supponiamo che la persona decida di accantonare duecento Euro il mese per tre anni, ecco che questo passaggio di denaro dal conto corrente al conto deposito avverrà con quelle modalità.

Quando conviene vincolare soldi

Se vincolare soldi non è un’operazione particolarmente complessa, è necessario chiedersi quando è il caso di farla. Questa tipologia di conto obbliga la persona a rinunciare a utilizzare quella somma come meglio crede. Dall’altro lato, questa rinuncia può essere fatta nella piena consapevolezza di essere ripagato grazie agli interessi riconosciuti dall’istituto di credito. Alla fine del rapporto contrattuale, l’individuo può ritrovarsi con un bel po’ di soldi frutto di questo strumento finanziario.

Nonostante i benefici possano variare da una banca all’altra, alcuni dei più comuni includono l’aumento del tasso d’interesse in proporzione all’arco di tempo concordato per le cifre investite, la possibilità di svincolare le somme anche prima del termine dell’arco temporale pattuito, l’assenza di rischi di perdite o di diminuzione del capitale investito. Inoltre, i termini per la chiusura del conto sono trasparenti e facili e non sono previsti costi di apertura.

Ogni persona che aspira a investire una somma in questo modo, specialmente se stiamo parlando di una cifra elevata e per un arco temporale lungo, deve valutare obiettivamente la propria situazione finanziaria e personale, magari con l’aiuto di un consulente. Una persona che non ha grandi risparmi da parte e che potrebbe dover necessitare, in caso di emergenza, di ogni singolo Euro che si trova nel conto corrente, può pensarci due volte prima di vincolare i soldi, specialmente se tale vincolo non dovesse prevedere la possibilità d’interrompere il contratto prima della fine del periodo deciso.