La posizione finanziaria netta, o PFN, è percepita nella comunicazione finanziaria d’impresa come un indicatore alternativo di performance, ed esprime l’ammontare dei debiti finanziari al netto delle attività, da usare per il rimborso. Ma come si può, tramite l’PFN, recuperare i debiti? E cosa si intende per indicatori di margine?
Come si recuperano i debiti
Per recuperare i debiti, è importante sapere quali sono le “voci” del PFN, ovvero le disponibilità liquide, i crediti finanziari correnti, i debiti bancari correnti e non, la parte corrente dell’indebitamento non corrente, i debiti per leasing finanziario correnti e non, le obbligazioni emesse, altre attività finanziarie correnti ed altre passività finanziarie correnti e non.
A queste voci, si possono aggiungere anche i debiti per canoni leasing, e nei documenti relativi ad esso si trovano anche i principi contabili nazionali dell’OIC. C’è, poi, il trattamento di fine rapporto e fondi di ristrutturazione, per calcolare la posizione finanziaria netta, ovvero tutti i fondi con cui si possono pagare somme future.
I debiti fiscali e i contributivi rateizzati, invece, non dovrebbero essere compresi nel PFN, generalmente, ma bisogna comunque inserirli nella loro base di calcolo, per rateizzare dei mancati pagamenti. I debito operativi rateizzati sono delle considerazioni analoghe a questi debiti fiscali, devono essere calcolato in relazioni a rientri accordati dai fornitori. Ci sono due fattispecie di liquidità, da non calcolare nel PFN, ovvero la liquidità che assume una natura operativa, oppure se la liquidità assume una natura transitoria e non strutturale.
Gli indicatori di margini
Il PFN utilizza degli indicatori di margini, per supportarne ed interpretare la lettura delle voci. In una rappresentazione grafici dello stato patrimoniale, questi indici evidenziano il Capitale Circolante Netto (CCN) e come viene determinato dalla differenza tra Capitale Circolante Lordo, che viene determinato dalla somma delle liquidità immediate e differite e dalle rimanenze, e le passività correnti.
In pratica, questo grafico, da’ la possibilità di verificare situazione nel quali il CCN e il margine della tesoreria positivi assistono in presenza una PFN negativa. Tali concetti devono estendersi a dati di medio e lungo termine non solo del PFN, ma anche del capitale fisso.