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Società benefit: quali possono diventarlo? In che modo?

Un nuovo concetto di azienda, le società benefit sono quelli che, al profitto, uniscono l’obiettivo di avere un impatto positivo sia sulla biosfera sia sulla società in generale. Andiamo a scoprire quali aziende possono richiedere la certificazione, e come farlo.

Quali aziende possono diventare società benefit

La differenza fra le società tradizionali, il cui unico obiettivo è il profitto, e quelle benefit è, come accennato nell’introduzione, lo scopo di quest’ultime d’integrare al guadagno economico anche l’aspetto sociale, portando dei benefici alla biosfera e all’intera società. La struttura di questa società legale fa sì che, nel caso di cambi di leadership o di aumento del capitale, l’azienda possa beneficiare di una maggiore flessibilità nella valutazione dei potenziali di vendita e possa mantenere la propria missione, che è appunto quella di creare un valore condiviso a lungo termine, anche nell’eventualità di quotazioni in borsa o di passaggi generazionali. Ma quali aziende possono diventare società benefit? Le aziende for profit sia di persone (Snc, Sas…) sia di capitali (Srl, Sapa, Spa…), le cooperative e i consorzi. Le aziende intenzionate a diventare società benefit possono operare in qualsiasi settore perché non ci sono limitazioni circoscritte a determinate aree. L’unico requisito è che, dal momento in cui l’azienda stessa intraprende il percorso di certificazione per diventare una società benefit, essa s’impegni ad agire in modo trasparente e responsabile. Nel caso in cui l’azienda voglia o abbia necessità di scegliere dei business partners, deve basare la propria valutazione anche sui valori d’inclusione, innovazione e sostenibilità degli stessi. Le no-profit, invece, non possono diventare società benefit.

Come fare a diventare una società benefit

Un’azienda può decidere volontariamente di sottoporsi alla certificazione necessaria per diventare una società benefit, conosciuta con il termine “certificazione B Corp”. Il primo step è la compilazione di un questionario online che si chiama Benefit Impact Assessment (BIA), il cui scopo è dare una valutazione riguardo ai risultati concreti dell’impegno espresso dall’azienda negli ambiti della circolarità nella gestione delle risorse in cinque aree. Queste sono: ambiente, clienti, comunità, dipendenti e governante. Il BIA tiene di conto anche dell’inclusione sociale. Il punteggio massimo è di 200 punti e quello minimo richiesto per procedere con la certificazione è di 80 punti.

B Lab, dopo aver approvato la domanda, verificherà che le risposte date durante il questionario corrispondano a verità e, al termine, assegnerà il punteggio definitivo. A questo punto, l’azienda avrà ottenuto la certificazione B Corp, che ha validità per due anni.