zone franche

Elenco zone franche in Italia: dove si trovano? Che cosa sono?

Per favorire lo sviluppo economico (ma non solo) di alcune aree caratterizzate da difficoltà a livello economico, sociale ed occupazionale, lo stato italiano ha istituito una serie di zone franche. Le imprese che svolgono la loro attività all’interno di queste aree, se presentano determinati requisiti, possono accedere a delle agevolazioni. Scopriamo l’elenco delle zone franche in Italia e vediamo quali sono le misure previste.

Cosa sono le ZFU e chi può accedere alle agevolazioni

Le ZFU, ovvero le zone franche urbane, sono delle aree di dimensione prestabilita e definita, in cui sono attivi dei programmi di decontribuzione e di defiscalizzazione mirati a favorire lo sviluppo delle imprese: sono state introdotte nel 2006, anche se nel corso degli anni la loro disciplina è stata modificata. Hanno la possibilità di accedere alle agevolazioni le imprese di dimensioni micro e piccole che al momento della presentazione della domanda presentano i seguenti requisiti

  • sono costituire ed iscritte al Registro delle Imprese;
  • la loro sede principale o unità locale di produzione si trova all’interno della ZFU;
  • sono nel pieno e libero esercizio dei diritti, quindi non sono sottoposte a procedure concorsuali o liquidazione volontaria.

Bisogna aggiungere che nella zona franca denominata Sisma Centro Italia le agevolazioni sono aperte alle imprese di ogni dimensione ed anche ai lavoratori autonomi. Il regolamento di ogni ZFU individua i settori di attività ammessi alle agevolazioni.

Misure a favore delle imprese ed elenco delle zone franche in Italia

A proposito di agevolazioni, vediamo quali sono. Come detto, si parla di vantaggi a livello fiscale e contributivo: esenzioni dall’imposta sui redditi, dall’imposta regionale sulle attività produttive, dall’imposta municipale propria ed esonero dal versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali relative alle retribuzioni da lavoro dipendente. Le agevolazioni, di cui si può godere tramite riduzione dei versamenti che vengono effettuati con il modello F24 presentato in modalità telematica, sono validi per determinati periodi di imposta. Ed ecco l’elenco delle zone franche in Italia:

  1. L’Aquila; questa zona comprende tutti i territori del comune abruzzese che sono stati colpiti dal sisma del 2009;
  2. Regioni Convergenza e Carbonia-Iglesias (Campania, Calabria, Puglia, Sicilia, provincia di Carbonia Iglesias);
  3. Emilia, zona franca che comprende i territori che sono stati coinvolti dall’alluvione del 17 gennaio 2014 e dal terremoto del 20/29 maggio 2012;
  4. Genova, zona che corrisponde alla città metropolitana di Genova, con l’obiettivo di favorire imprese e lavoratori autonomi;
  5. Lombardia, zona franca che include i centri storici ed i centri abitati dei comuni che sono stati colpiti dal terremoto del 20/29 maggio 2012;
  6. Sardegna, l’area è composta dai territori dei comuni che sono stati colpiti dall’alluvione del novembre 2013;
  7. Sisma Centro Italia, include i territori dei comuni di Lazio, Umbria, Marche ed Abruzzo coinvolti dagli eventi sismici cominciati il 24 agosto del 2016;
  8. Nuove Zone Franche Urbane, istituite nel 2009, includono i territori che non fanno parte dell’obiettivo Convergenza (Pescara, Matera, Velletri, Sora, Campobasso, Massa Carrara, Ventimiglia, Cagliari, Quartu Sant’Elena, Iglesias).