Fin da quando è stata introdotta, la fatturazione elettronica ha creato diverse perplessità. I soggetti titolari di partita IVA sono tantissimi, ma non tutti hanno gli stessi obblighi sotto questo punto di vista. La situazione non è chiarissima e per evitare di creare ulteriore confusione dopo gli ultimi provvedimenti, l’Agenzia delle Entrate è intervenuta per togliere tutti i dubbi sulle novità relative alla fatturazione elettronica.
Le novità sulla fatturazione elettronica: i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate
Nel 2019 è stato imposto l’obbligo di fatturazione elettronica per tutti i casi di cessione di beni e servizi che si verificano tra soggetti che risiedono o che sono stabiliti in Italia. Originariamente, i lavoratori a regime forfettario sono stati esclusi da questo obbligo fino al 30 giugno del 2022. Quando questa data si stava avvicinando, c’è stato uno spostamento del termine al primo luglio dello stesso anno, con l’introduzione di nuovi criteri di selezione. In base alla nuova disciplina, l’obbligo di fatturazione digitale è scattato per tutti i contribuenti che nel corso dell’anno precedente, ovvero del 2021, hanno superato i 25.000 euro di ricavi. Per tutte le altre partite IVA forfettarie l’obbligo scatterà il primo gennaio del 2024.
Ma c’è un punto da chiarire: visto che l’obbligo per tutti scatterà il primo gennaio del 2024, cosa succede a quei lavoratori in regime forfettario che supereranno i 25.000 euro di ricavi nel corso del 2022? La norma infatti non chiarisce se questo limite fa riferimento solo al 2021 o anche al 2022. Ed eccoci quindi alle ultime novità, rappresentate dall’intervento dell’Agenzia delle Entrate che cerca di fare chiarezza su questo tema: l’obbligo di fatturazione si applica dal primo luglio 2022 per quelli che nel corso del 2021 hanno superato i 25.000 euro di ricavi, mentre per tutti gli altri scatterà il primo gennaio del 2024, indipendentemente dai ricavi o dai compensi che hanno raggiunto nel corso del 2022.
Come avviene la fatturazione: programmi e Sistema di Interscambi
La fattura elettronica viene redatta tramite l’utilizzo di un software: la partita IVA può scegliere tra le tante alternative presenti sul mercato. Oltre a quello offerto dall’Agenzia delle Entrate, ci sono altri programmi e servizi online che possono essere utilizzati, come ad esempio Infocamere, AssoInvoice, Fatturazione Elettronica di Aruba, Fatture In Cloud di TeamSystem, LegalInvoice di Infocert o Fattura24. Una volta predisposta, la fattura digitale viene trasmessa al cliente attraverso il Sistema di Interscambi, che ha il compito di verificare l’esistenza e l’esattezza dei dati inseriti. Se è tutto a posto, il Sistema conferma la fatturazione inviando una ricevuta di recapito.