Chi eredita il conto corrente?

Purtroppo quando muore un parente la burocrazia non lascia molto tempo alle emozioni: appena viene a conoscenza della morte del titolare di un conto corrente la banca procede infatti con il congelamento del conto stesso finché gli eredi non avranno compiuto una serie di formalità; ma chi eredita il conto corrente? E cosa deve fare per poter disporre delle somme che vi sono depositate?

Testamento e quota legittima

Quando muore il titolare di un conto corrente, le somme che vi sono depositate vengono trasferite ai legittimi eredi. Questi possono essere stati indicati dal defunto stesso nel suo testamento (dove, indicando le proprie volontà, può aver deciso per una spartizione diversa da quanto previsto dalla legge), oppure si seguono le regole stabilite dal Codice Civile, che indica a ciascun erede la cosiddetta quota legittima. Vediamo chi eredita il conto corrente in assenza di testamento.

Se il defunto era sposato, il conto corrente viene ereditato dal coniuge; se ci sono degli ascendenti, 1/3 delle somme spetta a loro; se c’è un coniuge e un figlio, l’importo presente nel conto viene diviso al 50%, mentre se ci sono più figli, 1/3 va al coniuge e gli altri 2/3 vanno ripartiti tra i vari figli. Se non c’è un coniuge, il conto viene ereditato dai figli in parti uguali (la presenza di figli esclude di fatto tutti gli altri parenti); se non ci sono discendenti ereditano i genitori, se non ci sono né discendenti né genitori ereditano i fratelli in parti uguali, se ci sono ascendenti e fratelli, le somme vengono divise a metà tra i primi e i secondi (e poi ulteriormente suddivise in parti uguali). In assenza di figli, ascendenti o fratelli l’eredità viene divisa in parti uguali tra i parenti di grado più prossimo (si può arrivare fino al sesto grado).

Il conto cointestato

Bisogna fare una precisazione: se il conto è cointestato gli eredi hanno diritto solo alla percentuale di proprietà del defunto, mentre l’altra parte rimane sempre a disposizione del cointestatario. Se è prevista la firma disgiunta il cointestatario può infatti continuare ad operare normalmente per la quota di sua proprietà, mentre se la firma è congiunta il conto viene bloccato fino al termine delle operazioni di successione. Il conto corrente va infatti in successione e gli importi verranno spartiti tra gli eredi solo dopo che viene presentata alla banca la dichiarazione di successione; i tempi purtroppo non sono brevissimi e bisogna armarsi di un po’ di pazienza prima di poter disporre delle somme presenti sul conto corrente del defunto.