Le onlus che sono registrate all’Anagrafe delle onlus presentano all’Agenzia delle Entrate la richiesta di accreditamento per poter accedere alla distribuzione del contributo del cinque per mille; tale istanza può essere inoltrata unicamente in modalità telematica. L’istanza di accreditamento al cinque per mille, però, non deve essere presentata dalle onlus che fanno parte della lista permanente degli iscritti 2023. La richiesta di accreditamento viene presentata dalle onlus iscritte all’Anagrafe delle onlus a cui si fa riferimento nel D. Lgs. n. 460 del 4 dicembre del 1997 all’articolo 10.
A che cosa serve la richiesta di accreditamento
La richiesta di accreditamento per poter accedere al riparto del contributo del cinque per mille per quest’anno include l’autocertificazione che viene fornita dal rappresentante legale della singola onlus, in base a quanto previsto dal decreto n. 445 del Presidente della Repubblica del 28 dicembre del 2000 con riferimento alla sussistenza dei requisiti. Per questo motivo, l’organizzazione che inoltra la richiesta non ha l’obbligo di fornire una dichiarazione sostitutiva separata e successiva per l’attestazione dei requisiti che devono essere rispettati per ottenere il contributo. La richiesta di iscrizione può essere inoltrata dalle onlus registrate dall’Anagrafe delle onlus all’Agenzia delle Entrate tramite il software e il modello pdf dedicati.
La trasmissione in modalità telematica
Come si è accennato, la trasmissione della richiesta deve essere effettuata in modalità telematica, o direttamente dai soggetti interessati o attraverso un intermediario abilitato, tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate. La partecipazione alla distribuzione delle quote del cinque per mille è estesa anche alle onlus che non si sono iscritte al contributo entro lo scorso 11 aprile, che rappresentava il termine ordinario, a condizione che la richiesta di accreditamento al cinque per mille venga presentata entro il prossimo 2 ottobre, con il versamento tramite modello F24 ELIDE di una somma di 250 euro (codice tributo 8115).
I requisiti da rispettare
È in ogni caso necessario che vengano rispettati i requisiti sostanziali previsti per accedere al beneficio; essi, inoltre, dovevano risultare già posseduti alla data dell’11 aprile del 2023, anche se l’istanza di accreditamento è stata presentata in un momento successivo. Nel momento in cui l’iscrizione viene effettuata, il sistema fornisce una ricevuta che certifica l’avvenuta ricezione e al tempo stesso riassume i dati riguardanti la domanda. L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la lista degli enti iscritti: per ogni soggetto sono indicati, oltre alla denominazione, il codice fiscale e la sede legale.
Il cinque per mille a Medici Senza Frontiere
Per molte persone, scegliere di donare il cinque per mille a MSF nel 2023 è un modo per garantire a tante persone l’accesso a cure gratuite e prestazioni sanitarie. Medici Senza Frontiere, infatti, offre assistenza sanitaria in diversi Paesi del mondo a persone che vivono in una situazione di povertà o che devono affrontare crisi provocate dalla guerra o da catastrofi naturali. L’imparzialità è uno dei tratti peculiari di questa organizzazione, che garantisce assistenza a tutti a seconda delle esigenze, a prescindere dalla religione di appartenenza e dal Paese di provenienza. In ogni caso, infatti, la priorità viene attribuita a chi vive una situazione di pericolo più immediato. Medici Senza Frontiere, inoltre, fa dell’indipendenza di azione una caratteristica distintiva del proprio modus operandi: ciò è possibile solo grazie all’indipendenza economica che viene assicurata dalle donazioni che provengono dai privati, che nel nostro Paese costituiscono la totalità dei fondi che vengono raccolti. Insomma, se gli operatori di Medici Senza Frontiere possono intervenire in maniera tempestiva nelle situazioni più urgenti è solo grazie ai contributi che provengono dai sostenitori.