Molte persone in tempo di crisi, cercano di non rinunciare ad un momento di relax ricorrendo a più che noti coupon, per trascorrere un weekend romantico in un hotel o un giorno alle terme.
Dopo un susseguirsi di avvenimenti, la RegalOne, una delle società più conosciute in questo settore, fallisce e chiude bottega. Cosa faranno tutte quelle persone che hanno comprato un voucher che ora non può esser più speso? Hanno diritto al rimborso? Come lo otterranno?
La storia si articola in questo modo. Molti consumatori sono in possesso di un coupon RegalOne già pagato ma che di fatto non può essere utilizzato. Le strutture convenzionate respingono i voucher e si rifiutano di accettare i coupon perchè la società in questione risulta, da anni, inadempiente nei loro confronti.
L’Autorità garante per la concorrenza ha avviato con la RegalOne molti procedimenti per pratiche commerciali scorrette e truffaldine. Da poco è stato anche dichiarato il fallimento effettivo dal Tribunale di Perugia.
Come affermano gli esperti di Altroconsumo, l’unico modo per avere un rimborso è quello di farsi inserire tra i creditori della società.
Per far questo, occorre presentare un’istanza telematica per l’insinuazione al passivo fallimentare utilizzando l’e-mail certificata entro il 28 agosto 2016, allegando una copia della ricevuta d’acquisto del buono.
Per avviare la procedura, il consiglio è quello di mettersi in contatto con Altroconsumo sul suo sito www.altroconsumo.it, che ti aiuterà a prepara il modello dell’istanza.