Codice tributo 6781: cos’è, utilizzo e cosa riguarda?

È sempre difficile ricordarsi a memoria a quale tributo corrispondono i vari codici da inserire nel modello F24 quando si effettuano i pagamenti; in alcuni casi poi le spiegazioni che si possono trovare sul sito dell’Agenzia delle Entrate non sono sufficienti a capire bene di cosa si sta parlando: ad esempio, molti si chiedono cos’è il codice tributo 6781 perché non è del tutto chiaro cosa riguarda e come farne un utilizzo corretto.

Cos’è il codice tributo 6781?

Sul sito dell’Agenzia delle Entrate viene riportato che il codice tributo 6781 fa riferimento all’eccedenza di versamenti di ritenute di lavoro dipendente, assimilati e assistenza fiscale scaturite dalla dichiarazione del sostituto di imposta. Non è esattamente quella che si può definire una frase facile da comprendere! In altre parole si potrebbe dire che il codice tributo 6781 va utilizzato da un datore di lavoro che, analizzando la sua contabilità, si rende conto di aver versato delle ritenute più alte rispetto a quelle che doveva e quindi può chiederne la compensazione (visto che con questi versamenti in eccesso ha di fatto maturato un credito nei confronti dello Stato). In base al tipo di eccedenza il sostituto di imposta può utilizzare diversi codici:

  • per le ritenute da lavoro dipendente, come abbiamo visto, si usa il codice tributo 6781;
  • per le ritenute da lavoro autonomo si deve utilizzare il codice tributo 6782;
  • per le ritenute su redditi da capitale si deve utilizzare il codice tributo 6783.

Come si utilizza il codice tributo 6781 nel modello F24

Per vedere come si deve compilare il modello F24 facciamo un piccolo esempio relativo ad un datore di lavoro che scopre di aver versato nel corso del 2018 10.000 euro di ritenute da lavoro dipendente o assimilati in più rispetto al dovuto; per recuperare questo importo deve riempire la Sezione Erario del modello. Nella prima colonna deve inserire il codice tributo 6781; la seconda colonna va lasciata in bianco; nella terza colonna si inserisce l’anno di riferimento (in questo caso è il 2018, ovvero l’anno a cui fa riferimento il credito); la colonna degli importi a debito in questo caso va lasciata in bianco; nella quinta colonna invece si indicano gli importi a credito (nel nostro esempio 10.000 euro). Bisogna poi compilare la riga Totale, inserendo negli appositi spazi le somme degli importi a debito e degli importi a credito presenti nella Sezione Erario, mentre nello spazio denominato Saldo deve indicare la differenza tra questi due valori.