Codice tributo 8926

Codice tributo 8926: cos’è, a cosa si riferisce, utilizzo

Per effettuare il pagamento dei vari tributi bisogna utilizare il modello F24; a seconda del tipo di pagamento che si deve fare bisogna compilare la giusta sezione del modello ed indicare i codici tributo corretti. È importante conoscere i codici che si utilizzano, in modo da avere le idee più chiare ed avere maggiore consapevolezza: in questa pagina ci occupiamo del codice tributo 8926, infatti vedremo cos’è, a cosa si riferisce e come farne utilizzo.

Cos’è e a cosa si riferisce il codice tributo 8926

In realtà il codice tributo 8926 non fa riferimento direttamente ad uno specifico tributo, ma alla multa che si deve pagare quando si vuole regolarizzare la propria posizione tramite il ravvedimento operoso. Si ricorre a questo istituto quando ci si rende conto di non aver pagato o di aver pagato solo parzialmente un tributo e si vuole sistemare la cosa prima che se ne accorga il Fisco, beneficiando così di uno sconto sulla sanzione; quella ordinaria ammonta al 30% dell’importo dovuto, mentre con il ravvedimento si potranno avere degli sconti sulla multa (prima si paga e meno si dovrà pagare).

Con il ravvedimento operoso il contribuente dovrà pagare l’imposta, la sanzione ridotta e gli interessi (calcolati al tasso di interesse legale in base ai giorni di ritardo con cui effettua il pagamento); il codice tributo 8926 va utilizzato per indicare il pagamento della sanzione che si paga con il ravvedimento per l’addizionale comunale all’IRPEF. Per fare il versamento bisogna compilare la Sezione IMU ed altri tributi locali del modello F24.

L’utilizzo del codice nel modello F24

Nella prima colonna bisogna inserire il codice catastale del comune (l’elenco completo dei codici si può trovare anche sul sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate; giusto per fare un esempio il codice di Palermo è G273). La seconda, la terza, la quarta, la quinta e la sesta colonna non devono essere compilate. Nella settima colonna si indica il codice tributo 8926. La settima colonna va lasciata in bianco, mentre nell’ottava colonna bisogna specificare l’anno di riferimento.

La decima colonna è quella dove bisogna inserire l’importo a debito da pagare, mentre la colonna successiva (quella che fa riferimento agli importi a credito) in questo caso non deve essere compilata. Nella riga Totale sono presenti due spazi dove bisogna inserire le somme degli importi a debito e degli importi a credito presenti nella Sezione IMU ed altri tributi locali; nella casella Saldo si riporta la differenza tra le due somme. Lo spazio indicato come Detrazione non va compilato.