compensazione credito iva

Compensazione credito Iva: cos’è, di che cosa si tratta e come si calcola

I titolari di Partita IVA (ad eccezione di quelli che hanno potuto aderire al regime dei minimi) ogni anno si trovano a che fare con la compensazione credito IVA. La legge prevede dei limiti alla compensazione, quindi è necessario capire bene di cosa si tratta e conoscere come si calcola.

Cos’è e come si calcola la compensazione credito IVA

Per riuscire a capire cosa sia la compensazione credito IVA è necessario prendere confidenza con alcuni concetti. Quando una partita IVA acquista un bene ed il venditore emette una fattura, il prezzo è rappresentato dal costo del bene più l’imposta sul valore aggiunto; con questa operazione si viene a creare un credito con il Fisco, quindi si parla di IVA a credito. Al contrario, quando si vende un bene e si emette fattura, è il cliente a pagare il costo del bene più l’IVA; il venditore quindi incassa l’imposta che dovrà essere versata allo Stato (ed ecco perché si parla di IVA a debito). Riassumendo: con gli acquisti l’IVA è a credito, con le vendite l’IVA è a debito.

Nel corso dell’anno l’impresa effettua diverse operazioni di acquisto e di vendita; può quindi avvalersi dello strumento della compensazione tra IVA a debito e IVA a credito. Piccolo esempio: se durante l’anno l’impresa accumula 5.000 euro di IVA a debito e 3.000 di IVA a credito, grazie alla compensazione credito IVA, l’importo dovuto è dato dalla differenza, ovvero 2.000 euro. Naturalmente questo era un esempio semplicistico, giusto per far capire il concetto. Il credito IVA accumulato nel corso dell’anno precedente può essere utilizzato anche per la cosiddetta compensazione orizzontale.

Compensazione verticale e compensazione orizzontale

La compensazione verticale è quella che si verifica quando si utilizza il credito per compensare un debito relativo alla stessa imposta; quindi, in questo caso, si utilizza il credito IVA per compensare il debito relativo alla stessa imposta sul valore aggiunto. La compensazione orizzontale invece si verifica quando il credito relativo ad un’imposta viene utilizzato per compensare un debito relativo ad altre imposte. Per quanto riguarda la compensazione IVA verticale non sono previsti del limiti, mentre per la compensazione orizzontale la legge ha fissato delle soglie massime.

Dal 2014 l’importo massimo della compensazione orizzontale è pari a 700.000 euro; la Legge di Bilancio del 2020 ha introdotto ulteriori limiti: fino ai 5.000 euro la compensazione è libera, ma per importi superiori è necessario aspettare il decimo giorno successivo a quello in cui si presenta la dichiarazione IVA, munita del visto di conformità. Questo perché solo con la presentazione della dichiarazione IVA annuali si può avere la certezza dell’esistenza di un credito. L’obiettivo della norma è ovviamente quello di evitare che qualcuno possa utilizzare dei crediti inesistenti. Quando si paga l’imposta con compensazione il modello F24 può essere presentato solo tramite i canali telematici.