Il Bonus IRPEF 1200 euro spetta in busta paga a tutti i lavoratori dipendenti con redditi fino a 28.000 euro, mentre si trasforma in detrazione per chi ha redditi compresi tra i 28.000 euro fino alla soglia di 40.000 euro.
Il famoso Bonus Renzi è stato riconfermato nel 2021 dalla Legge di Bilancio: i dipendenti con redditi da lavoro dipendente o assimilati da 8.174 a 28.000 euro si troveranno, direttamente in busta paga, 100 euro in più al mese, per un totale di 1.200 euro in un anno.
Bonus IRPEF 1200 euro: come funziona?
Il Bonus IRPEF 1200 euro non deve essere richiesto, ma viene erogato in busta paga dal datore di lavoro. L’agevolazione viene erogata in due modi diversi, in base al reddito.
L’importo del bonus cuneo fiscale è pari a 100 euro al mese e la modalità di erogazione è rappresentata dal credito IRPEF in busta paga.
L’importo del Bonus IRPEF è pari da 97 euro circa al mese a 80 euro e la modalità di erogazione è rappresentata dalla detrazione fiscale sui redditi da lavoro dipendente.
L’importo del bonus cuneo fiscale va dagli 80 euro ai 0 euro e la modalità di erogazione è rappresentata dalla detrazione fiscale sui redditi da lavoro dipendente.
Bonus IRPEF 1200 euro: come funziona?
Il Bonus IRPEF è un trattamento integrativo del reddito di 1.200 euro annui dal 2021 per redditi di importo complessivamente non superiore a 28.000 euro annui.
È prevista un’ulteriore detrazione dall’imposta lorda di carattere temporaneo in corrispondenza di un reddito complessivo annuo eccedente a 28.000 euro, che decresce fino ad azzerarsi per redditi complessivo pari a 40.000 euro annui.
Si ricorda che nel calcolo dei redditi vanno esclusi il reddito derivante dall’abitazione principale e relative pertinenze.
Se non c’è alcun carico fiscale, il bonus Irpef 1200 euro non è erogato. L’agevolazione è erogata direttamente in busta paga o nel cedolino dell’INPS nel caso si percepiscano redditi assimilati come la Naspi.
Bonus IRPEF: Come avvengono gli addebiti?
Se il Modello 730 risulta a credito per il dipendente, gli importi sono restituiti dal datore di lavoro nel cedolino di luglio e sono poi compensati nel modello F24.
Nel caso in cui il dipendente non ha alcun sostituto d’imposta, l’importo è erogato direttamente dall’Agenzia delle Entrate.
Se l’importo è a debito, viene trattenuto in più rate dal datore di lavoro.