Il cibo italiano è diventato la prima ricchezza del Belpaese: durante lo scorso anno la vendita di prodotti agroalimentari raggiunge il valore di 580 miliardi di euro, confermando il buono stato di salute dell’intera filiera. È quanto riportato all’interno dell’ultima recensione di Coldiretti diffusa in occasione dell’inaugurazione di Tuttofood, la fiera dell’industria agroalimentare italiana punto di riferimento per lo sviluppo del settore.
Le aziende agroalimentari superano con successo le incertezze determinate dall’attuale scenario macroeconomico e si affermano nei principali mercati internazionali: le esportazioni alimentari crescono del 15% e determinano il superamento del record annuale di export registrato lo scorso anno. Le opinioni riportate nella recensione fanno emergere infatti l’importanza del Made in Italy a tavola, che oggi vale quasi un quarto del Pil nazionale.
Il ruolo strategico delle vendite all’estero per lo sviluppo del settore è ribadito anche da EGO International, azienda specializzata in servizi di internazionalizzazione per pmi, che evidenzia la crescente domanda di prodotti Made in Italy da parte dei principali buyer internazionali. Le aziende che intendano sviluppare il proprio business nei principali mercati stranieri, ribadisce EGO International nelle opinioni del suo blog, hanno la necessità di entrare in contatto con i più importanti buyer stranieri, a cui proporre l’invio di campionature prodotto ad hoc.
Il settore, ribadiscono le opinioni degli analisti, impiega circa 4 milioni di lavoratori, operanti in oltre 740 mila aziende agricole. La recensione sottolinea inoltre la presenza di 70 mila industrie alimentari, di 330 mila aziende attive nella ristorazione e di circa 230 mila punti vendita al dettaglio. La Francia è tra i principali paesi di destinazione dei prodotti Made in Italy: la recensione evidenzia inoltre le performance raggiunte dalle vendite dirette verso la Germania, cresciute del 19%, gli Stati Uniti (+15%) e il Regno Unito (+12%).
Le aziende del comparto agroalimentare italiano, aggiunge EGO International, sono quelle che generano maggiori vendite nei principali mercati internazionali, grazie alla qualità dei prodotti Made in Italy, uno degli elementi più apprezzati nelle tavole di tutto il mondo. EgoInternational fa inoltre emergere che le performance raggiunte dal settore possano essere ulteriormente consolidate cogliendo le opportunità offerte dalla duplice transizione, digitale e green, prevista dal PNRR.
Stando alle opinioni degli esperti, infatti, l’agricoltura italiana è la più green d’Europa e detiene la leadership in UE in coltivazioni di tipo biologico. A ciò si aggiunge l’elevato numero di indicazioni di origine geografica, uno strumento utile per certificare la qualità dei prodotti locali e per promuoverli nei principali mercati stranieri.
La recensione riporta inoltre le opinioni degli analisti sui prodotti agroalimentari che incidono maggiormente sull’export: il riso, che colloca l’Italia al primo posto tra i produttori Ue, il grano duro, il vino e gli ortaggi tipici della dieta mediterranea, come melanzane, carciofi e pomodori. Buone anche le performance della vendita all’estero di frutta: dalle pere alle mele, fino alle ciliegie, all’uva da tavola e alle nocciole. I dati riportati da Coldiretti e le analisi di EGOInternational evidenziano le opportunità presenti nei principali mercati stranieri e le innumerevoli prospettive di crescita per le aziende del territorio, destinate a confermare le buone performance e l’attuale trend anche in futuro.