I codici tributo permettono di individuare al volo il tipo di operazione che si sta facendo con il modello F24, ma per molti contribuenti sono solo tanti numeri che possono generare confusione: non è affatto semplice ricordarsi a memoria a cosa corrisponde ogni codice. In questa pagina cerchiamo di fare un po’ di chiarezza sul codice tributo 1001, infatti andremo a vedere a cosa fa riferimento e come si usa.
A cosa fa riferimento il codice tributo 1001?
Si deve utilizzare il codice tributo 1001 quando si effettua il pagamento dell’Irpef: più precisamente, questo codice fa riferimento alla ritenute sugli stipendi, sulle pensioni, sulle mensilità aggiuntive, sulle trasferte e i conguagli. La recente opera di semplificazione ha accorpato diversi codici (fino al 2017 c’era un codice per ogni tipo di ritenuta, mentre ora si utilizza il codice tributo 1001 per tute), ma va ricordato che in caso di errore nell’indicazione del codice nel modello F24 non si va incontro a sanzioni (ovviamente non ci sono conseguenze solo se l’errore non pregiudica l’obbligazione tributaria e solo se si rispettano importi e scadenze); ad ogni modo, se possibile, è sempre meglio correggere le eventuali violazioni formali inviando una richiesta di rettifica (la si può presentare presso gli sportelli dell’Agenzia delle Entrate).
Come si usa il codice tributo 1001 nel modello F24
I titolari di partita IVA possono versare l’imposta utilizzando il modello F24 telematico, mentre chi non ha la partita IVA può decidere se optare per la compilazione online oppure per il tradizionale modello cartaceo. Per pagare le ritenute sulle retribuzioni, le pensioni, le trasferte, le mensilità aggiuntive e il relativo conguaglio bisogna compilare la sezione Erario del modello F24. Nella prima colonna si inserisce il codice tributo 1001; nella seconda colonna bisogna indicare il mese di riferimento (01 corrisponde a gennaio, 02 corrisponde a febbraio, 03 corrisponde a marzo e così via); nella terza colonna si inserisce l’anno di riferimento, cioè l’anno di imposta per cui si sta facendo il pagamento; la quarta colonna è quella in cui vanno inseriti gli importi a debito; la quinta colonna (quella relativa agli importi a credito) non va compilata.
Nella riga Totale sono presenti gli spazi per inserire la somma degli importi a debito e la somma degli importi a credito presenti in tutta la Sezione Erario; la differenza tra queste due somme va indicata nella casella Saldo. Gli spazi relativi al codici ufficio e al codice atto no devono esser compilati dal contribuente.