L’incertezza sul significato dei vari codici tributo è un aspetto che accomuna tantissimi contribuenti: quante volte ci si trova a pagare un’imposta senza ricordarsi quale codice usare oppure quante volte si deve pagare un F24 senza sapere a cosa fa riferimento il codice che vi è riportato. Per rispondere a dubbi come questi possiamo analizzare i vari codici per capire il loro significato: in questo articolo cercheremo di spiegare cos’è e a cosa serve il codice tributo 6013.
Cos’è il codice tributo 6013 e come si calcola l’importo da pagare?
Il codice tributo 6013 si usa per effettuare il versamento dell’acconto delll’IVA per i contribuenti che hanno adottato il versamento mensile dell’importa sul valore aggiunto. Questo acconto deve essere versato entro il 27 dicembre e l’importo da pagare viene definito con il metodo storico oppure con il metodo previsionale. Non è necessario effettuare il pagamento se l’importo dovuto è inferiore ai 103,29 euro, mentre per chi omette il versamento (o lo fa solo parzialmente) è prevista una multa del 30% più gli interessi.
Sono esonerati dal pagamento dell’acconto IVA i soggetti che effettuano solo operazioni esenti o non imponibili, i contribuenti che beneficiano del regime dei minimi e i lavoratori autonomi che sono assoggettati ad un’imposta sostitutiva. Il calcolo dell’importo dovuto, come detto, può essere fatto con:
- metodo storico (si paga una somma pari all’88% dell’ultima liquidazione dell’anno);
- metodo previsionale.
Il codice tributo 6013 può essere usato solo dai contribuenti mensili: quelli che versano l’IVA trimestralmente devono utilizzare il codice 6035.
Come utilizzare il codice nel modello F24
Il pagamento dell’acconto IVA viene effettuato con il modello F24: va compilata la Sezione Erario, quella che fa riferimento, oltre che alle imposte dirette e alle ritenute alla fonte, anche all’imposta sul valore aggiunto. Nella prima colonna della sezione bis0gna inserire il codice tributo 6013; la seconda colonna va lasciata in bianco. Nella terza colonna di indica l’anno di riferimento, cioè quello per cui si sta effettuando il pagamento.
Nella quarta colonna si inserisce l’importo da pagare, mentre in quella successiva non bisogna scrivere nulla se non ci sono importi a credito. La tabella si chiude con la riga Totale, dove sono presenti gli spazi in cui vanno inserite le somme di tutti gli importi a debito e di tutti gli importi a credito presenti nella Sezione Erario e lo spazio Saldo, dove va riportata la differenza tra queste due somme. Gli spazi relativi al codice ufficio e al codice atto non devono essere compilati dal contribuente.