Negli ultimi anni abbiamo sentito spesso parlare della rottamazione delle cartelle Equitalia: si è discusso tantissimo dell’argomento, ma c’è stata anche un po’ di confusione. Cerchiamo di capire di cosa si tratta e vediamo chi può usufruire della rottamazione delle cartelle Equitalia, consci del fatto che l’ultima finestra per aderire all’operazione è scaduta il 31 luglio.
Cos’è la rottamazione cartelle Equitalia e chi può usufruirne
Secondo quanto indicato dalla legge di bilancio la cosiddetta rottamazione ter era aperta a tutti quelli che avevano uno o più debiti nei confronti dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione tra il primo gennaio del 2000 e il 31 dicembre del 2017. Con la Definizione Agevolata era possibile estinguere i debiti iscritti a ruolo indicati nelle cartelle di pagamento pagando solo le somme dovute per il tributo, senza sanzioni e interessi di mora. In realtà agli importi dovuti bisogna aggiungere le somme dovute all’Agenzia delle Entrate a titolo di aggio, diritti di notifica e spese per procedure esecutive. Per poter beneficiare della rottamazione cartelle Equitalia 2019 era necessario inoltrare la domanda entro il 30 aprile (termine poi prorogato a fine luglio).
Per via della loro particolare natura non sono ammessi alle rottamazioni cartelle Equitalia alcune tipologie di carichi; tra questi rientrano quelli riferiti a:
- recupero degli aiuti di Stato considerati illegittimi dalla UE;
- crediti che derivano da condanne pronunciate dalla Corte dei Conti;
- multe, sanzioni e ammende comminate in seguito a provvedimenti e sentenze penali di condanna,
- sanzioni diverse da quelle per violazioni tributarie o per violazione degli obblighi per i contributi e i premi agli enti previdenziali.
La domanda di adesione può essere trasmessa all’Agenzia delle Entrate-Riscossione in diversi modi: si può compilare il form online accedendo all’area riservata del sito dell’Agenzia, oppure si può mandare una email all’indirizzo di posta elettronica certificata allegando il modulo DA 2018 R opportunamente compilato, oppure ci si può recare di persona presso uno degli sportelli dell’Agenzia per consegnare a mano il modello compilato e firmato.
Stralcio parziale e totale: quali cartelle sono ammesse?
La legge di bilancio 2019 aveva previsto anche lo stralcio parziale delle cartelle esattoriale: ne potevano beneficiare i contribuenti in condizioni di difficoltà economica comprovata (quelli che hanno un reddito ISEE sotto i 20.000 euro e quelli per i quali è stata avviata una procedura di liquidazione dei beni per sovraindebitamento). Erano ammesse allo stralcio parziale le cartelle emesse tra il 2000 e il 2017 per le quali non era stata presentata richiesta di adesione e che fanno riferimento all’omesso versamento di imposte risultate dalla dichiarazione dei redditi e all’omesso versamento dei contributi alle gestioni previdenziali Inps per i lavoratori autonomi e alle casse previdenziali professionali. La richiesta di stralcio può essere inoltrata nelle stesse modalità viste nel paragrafo precedente per la rottamazione.
La terza fase delle rottamazioni delle cartelle Equitalia introdotto dalle legge di bilancio 2019 ha previsto anche lo stralcio dei debiti, ovvero una sorta di condono per le cartelle di importo non superiore ai mille euro; l’annullamento del debito è automatico, senza bisogno di presentare richiesta. Per beneficiare dello stralcio è necessario che le cartelle siano state emesse tra il 2000 e il 2010 e che l’importo residuo calcolato al 24/10/2018 sia inferiore ai 1.000 euro, considerando capitale, interessi e sanzioni.