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Domicilio fiscale del contribuente: cos’è, a che cosa serve e quando è richiesto?

In alcuni casi i contribuenti sono tenuti ad indicare il loro domicilio fiscale: questo termine a volte può creare un po’ di confusione perché non tutti hanno ben chiaro il suo significato. In questa pagina verrà spiegato cos’è e a cosa serve il domicilio fiscale del contribuente e cercheremo di capire quando viene richiesto.

Cos’è il domicilio fiscale del contribuente

Con il termine domicilio fiscale si intende la sede principale degli affari e degli interessi economici del contribuente; in altre parole stiamo parlando del luogo fisico riconoscibile dai terzi in cui avviene abitualmente la gestione degli affari. Per quanto riguarda le persone fisiche che risiedono in Italia, il loro domicilio fiscale si trova nel Comune in cui risultano iscritte all’anagrafe; le persone fisiche non residenti in Italia invece hanno il domicilio fiscale nel Comune in cui producono il loro reddito (se il reddito viene prodotto in più comuni, il domicilio fiscale risulterà nel comune dove viene prodotta la quota di reddito più alta). Per quanto invece riguarda le società e le persone giuridiche, il domicilio fiscale risulta essere nel Comune in cui si trova la sede legale o, in mancanza, la sede amministrativa.

Quando viene richiesto?

Il domicilio fiscale del contribuente viene dichiarato dal contribuente stesso (in alcuni casi viene invece individuato dal Fisco): la sua indicazione viene richiesta negli atti, nei contratti, nelle denunzie e nelle dichiarazioni che devono essere presentati agli uffici finanziari; di solito si deve indicare solo il Comune di domicilio fiscale, mentre l’indirizzo completo va specificato solo se espressamente richiesto. In caso di variazione del domicilio fiscale, il cambiamento ha effetto a partire dal sessantesimo giorno successivo: la persona fisica (a differenza di quanto accade per le persone giuridiche) non è tenuta a comunicare il cambiamento all’ufficio tributario competente.

A cosa serve?

Abbiamo visto che non è affatto difficile capire quale sia sia il proprio domicilio fiscale, ma alla fine a cosa serve indicarlo negli atti appena citati? Questa è una delle domande che i contribuenti si pongono più frequentemente. Il domicilio fiscale del contribuente è fondamentale per capire dove devono essere notificati gli atti fiscali come le cartelle esattoriali, gli avvisi di accertamento, gli avvisi di liquidazione e così via; se la notifica avviene in un luogo diverso dal domicilio fiscale viene considerata nulla. Inoltre l’individuazione del domicilio fiscale è necessario per stabilire qual è l’ufficio territorialmente competente per quanto riguarda la liquidazione delle imposte e l’accertamento.