Codice tributo 3961

Codice tributo 3961: cos’è, in cosa consiste e utilizzo

Quando si avvicina la scadenza di un’imposta c’è sempre un po’ di preoccupazione tra i contribuenti: allo sforzo economico si affianca infatti la paura di sbagliare qualcosa; ad ogni tributo corrisponde uno specifico codice e l’errore è dietro l’angolo. Oggi vediamo cos’è il codice tributo 3961: vedremo a cosa fa riferimento, quando si utilizza e come deve essere compilato il modello F24 per il versamento.

Cos’è e a cosa fa riferimento il codice tributo 3961

Il codice tributo 3961 è uno dei tanti codici che fanno riferimento alla TASI, ovvero al tributo per i servizi indivisibili. Più precisamente, questo codice va utilizzato per il pagamento del tributo relativo agli altri fabbricati, ovvero quelli che non rientrano nelle categorie abitazioni principali, fabbricati rurali ad uso strumentale e aree fabbricabili. Per questi altri immobili infatti sono previsti altri codici tributo, ovvero:

  • 3958 per la TASI sull’abitazione principale e le relative pertinenze;
  • 3959 per quanto riguarda la TASI sui fabbricati rurali ad uso strumentale;
  • 3960 per la TASI sulle aree fabbricabili.

Vanno poi considerati anche i codici 3962 e 3963, che fanno riferimento agli interessi e alle sanzioni.

Bisogna aggiungere che dal 2020 la TASI non si paga più. Sarebbe più corretto dire che la TASI è stata accorpata all’IMU. La tassa viene pagata in due rate, con scadenze fissate al 16 giugno e al 16 dicembre di ogni anno. Ad ogni modo può essere utile rivedere come si utilizza il codice tributo 3961 nella compilazione del modello F24. Per pagare il tributo per i servizi indivisibili relativo agli altri fabbricati bisogna compilare la sezione IMU ed altri tributi locali.

L’utilizzo del codice nel modello F24: guida alla compilazione

Nella prima colonna della sezione bisogna inserire il codice catastale del Comune: l’elenco si può trovare anche sul sito dell’Agenzia delle Entrate. La seconda colonna va lasciata in bianco: va barrata solo nel caso in cui si stia ricorrendo al ravvedimento. Anche la terza colonna a lasciata in bianco se non sono intervenute variazioni tali da meritare una presentazione i dichiarazione di variazione. La quarta e la quinta colonna fanno riferimento alla rata dell’imposta che si sta pagando: va messa una croce sulla quarta colonna se si sta pagando l’acconto, mentre va barrata la quinta colonna se si sta pagando il saldo: se il contribuente versa l’intero importo in un’unica soluzione deve barrare tutte e due le caselle.

Nella sesta colonna va inserito il numero degli immobili per cui si sta pagando il tributo. Nella settima colonna si deve indicare il nostro codice tributo 3961, che serve ad individuare il motivo per cui si sta effettuando il versamento. L’ottava colonna non va compilata. Nella nona colonna va inserito l’anno di riferimento. La decima colonna è quella riservata agli importi a debito, ovvero alla somma che si deve versare; la colonna successiva (quella relativa agli importi a credito compensati) va lasciata in bianco. In fondo alla tabella c’è la riga Totale, dove vanno riportate le somme di tutti gli importi a debito e di tutti gli importi a credito presenti nella sezione; la differenza tra questi due valori va riportata nello spazio Saldo. C’è poi un’ulteriore spazio riservato alle eventuali detrazioni.